E’ che alla fine la manifestazione del Pd, convocata in Piazza del popolo, l’11 novembre è diventata un po’ come quei riepilogoni che fanno gli studenti a fine anno scolastico.
Racconta il programma dell’anno di storia che stai completando: dalle battaglie risorgimentali alla nascita della Prima Repubblica.
E Marta (Bonafoni) e Marco (Furfaro) diligentemente si sono messi a fare la prima impegnativa, stesura, ‘melius est abundare quam deficere’, come ammoniva la professoressa di latino al liceo.
Tre pagine in formato A4, Elly ci abbiamo messo proprio tutto. Dal governo cattivo a ‘Gnazio fascista, dal salario minimo alla pace in Ucraina, dall’emergenza sanitaria alla pace in Medio Oriente, dall’autonomia differenziata al premierato, da Brunetta a Giambruno. La manifestazione più corposa degli ultimi 50 anni, tantissima carne al fuoco, ma come spesso succede, neanche l’ombra di una soluzione.

D’altra parte è il nuovo Pd in formato Cgil, grande attenzione alle rivendicazioni e nessuna voglia di sporcarsi le mani con proposte alternative. La ricetta di Elly Schlein, se sei netto nella denuncia e vago sulla concretezza, non scontenti nessuno. Così l’11 novembre, sarà la prima manifestazione ‘self service’, ogni partecipante potrà aggiungere il suo motivo di lotta al governo, e per carità non si dimentichi il cambiamento climatico, il patriarcato, il no alle ‘esternalizzazioni’.
“Sul bordo m’affacciai / d’abissi belli assai / Su un dolce a sdraio / amore ti ignorai / invece costeggiai / i lungomai”, che poi è come un omaggio al secondo Lucio Battisti, quello che si affidò alle parole di Pasquale Panella. Che a pensarci, che incontro sarebbe quello tra il poeta romano di ‘Don Giovanni’ e la segretaria Svizzera del Pd, intorno ai ‘lungo mai’.

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Vive a Roma ma è cresciuto a Firenze, è un antico frequentatore di corridoi, ha la passione per Philip Roth e per le melanzane alla parmigiana, predilige il paesaggio della Versilia