Il centrocampista dell’Inter Marcelo Brozovic si è tatuato una bomba sul collo. L’emoji di una bomba sul collo. Colorata e dalla miccia accesa, proprio come quella che può essere inviata nei messaggi sull’app Whatsapp. Il nuovo tatoo è stato visto dai telespettatori di Bologna-Inter. I nerazzurri hanno vinto, uno a zero grazie al gol di Romelu Lukaku.

Per larghi tratti della partita a prendersi la scena è stato però il tatuaggio del centrocampista croato. Soprattutto sui social network. “Una roba veramente inaudita”, si legge su Twitter. “Le bombe delle sei non fanno male”, ha scritto il giornalista Biasin ironizzando e citando il cantante Antonello Venditti, oppure: “tatuaggio da esplusione diretta”, e ancora: “No ma dai, è un removibile preso in edicola…non può essere vero”, “il tatuaggio di Brozovic consacra il croato tra i primi 5 intellettuali di sempre”, “il tatuaggio di Brozovic è illegale in 27 paesi”, “Brozovic intanto col tatuaggio più brutto degli ultimi 150 anni”.

Lo stesso calciatore ha quindi messo nove emoji in fila sul suo profilo Instagram sottolineando le nove vittorie di fila della sua squadra, ormai lanciata nella corsa scudetto. Nessun pentimento dunque sul disegno piuttosto eccentrico. Brozovic non è nuovo a tali trovate estetiche. Qualche anno fa su una mano si era tatuato l’emoji della sua esultanza, l’epic Brozo. Non un removibile.

 

 

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C’è intanto già chi ipotizza che quello di Brozovic sia il tatuaggio più brutto della storia, almeno della storia del calcio. Alla pari della scarpa di calcio con pallone dell’ex attaccante della Roma Diego Perotti e delle stelle sfumate dell’ex difensore sempre dei giallorossi Philippe Mexes. Una competizione molto combattuta.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.