L'inchiesta della Gdf
Indagato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, nel mirino le trattative di vendita dell’area dei ‘Pili’ all’imprenditore di Singapore

Trema Venezia. Il sindaco Luigi Brugnaro è indagato nell’inchiesta che ha già portato all’arresto di un assessore comunale, Renato Boraso. Insieme a Brugnaro sono indagati anche il capo di Gabinetto del sindaco e il direttore generale del Comune, Morris Ceron, e il vicecapo di Gabinetto Derek Donadini.
Indagato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, il motivo
Secondo le prime indiscrezioni, la vicenda che coinvolge Brugnaro riguarderebbe le trattative di vendita all’imprenditore Chiat Kwong Ching, di Singapore, dell’area dei “Pili” che si affaccia sulla laguna di Venezia. Gli accertamenti riguardano il blind trust che gestisce il patrimonio di Brugnaro.
Arrestato assessore di Venezia Renato Boraso
Boraso, 56enne assessore alla Mobilità di Venezia, è laureato in Economia Aziendale a Ca’ Foscari e dal 1993 ha svolto attività di consulente aziendale. Era in Forza Italia e dal 1997 è sempre stato eletto consigliere comunale; nel 2005 è stato consigliere anziano e dal 2005 al 2010 Presidente del Consiglio Comunale. Alle elezioni comunali del 2015 si è presentato con una propria lista civica in appoggio al candidato del centrodestra Luigi Brugnaro, nella cui giunta è poi entrato come assessore a Mobilità, Infrastrutture stradali, Viabilità, Piano del traffico, Rapporti con le Municipalità e Rapporti con il mondo dell’agricoltura. Poi alle elezioni 2020 si è presentato ed è stato eletto nella lista civica di Brugnaro, ed è stato confermato in Giunta.
L’inchiesta su Venezia
L’inchiesta ha portato a due ordinanze di custodia cautelare in carcere e a sette di arresti domiciliari, e sono state eseguite stamattina dalla Guardia di Finanza di Venezia. Oltre a Boraso, è finito in carcere un imprenditore edile Fabrizio Ormenese, mentre ai domiciliari ci sono funzionari comunali e di partecipate pubbliche, tra cui l’azienda dei trasporti comunale Actv. Ad altri sei indagati è stata disposta l’interdizione per 12 mesi dai pubblici uffici.
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