L’Italia e l’India rafforzano il loro legame strategico, puntando su settori chiave come la transizione energetica, la manifattura avanzata e la sicurezza, grazie alla “sinergia nei nostri valori e interessi comuni”, come sottolinea l’ambasciatrice indiana Vani Rao. “Indo-Mediterraneo e Indo-Pacifico rappresentano un unico spazio marittimo e geografico dove condividiamo interessi strategici comuni”, ha evidenziato Rao. Un concetto che trova concretezza nel Corridoio Economico India-Medio Oriente-Europa (Imec), recentemente rilanciato dall’amministrazione Trump, proprio durante la visita alla Casa Bianca del primo ministro indiano, Narendra Modi.

Il progetto offre “opportunità di cooperazione infrastrutturale” tra Italia e India in settori chiave come “connettività o progetti per porti, telecomunicazioni, logistica, cavi sottomarini”, spiega Rao. Aggiungendo che l’Italia è un “partner molto importante” per l’India, specialmente per l’incrocio di interessi su Africa e Medio Oriente. Una presenza rafforzata con il governo Meloni, aggiunge l’ambasciatrice. Da qui nasce la partnership strategica Roma-Nuova Delhi, implementata al massimo livello nel 2023. La relazione tocca chiaramente anche il mondo del business, con le imprese italiane che “possono contribuire alla transizione energetica dell’India, alla trasformazione industriale e alla creazione di catene di approvvigionamento più resilienti”.

Una lettura confermata dalla sponda italiana. A inizio settimana, durante una missione in India focalizzata sulla diplomazia della crescita, la sottosegretaria agli Esteri Maria Tripodi ha sottolineato l’importanza assoluta che il paese riveste per Roma. In un incontro con il ministro del Commercio e dell’Industria indiano, Piyush Goyal, l’attenzione si è posata sulla complementarietà strategica tra le due economie. “I numeri confermano la solidità della nostra relazione”, ha commentato Tripodi, ricordando che il commercio bilaterale ha superato i 14 miliardi di euro nonostante le incertezze dei mercati globali. Una cifra destinata a crescere con il superamento degli ultimi ostacoli nei negoziati per un Accordo di libero scambio (FTA) Ue-India.

L’Italia è determinata a rafforzare ulteriormente il partenariato. Obiettivo ribadito lo scorso novembre dai premier Meloni e Modi durante il G20 di Rio de Janeiro, e rilanciato da Tripodi nel corso della sua visita, secondo i pilastri di questa relazione dettati dal Piano d’Azione strategico congiunto 2025-2029. Transizione energetica, connettività, manifattura avanzata, Difesa, mobilità e migrazione come priorità. “Ambiti in cui possediamo competenze riconosciute e che possiamo condividere con i nostri partner indiani”, ha dichiarato Tripodi dopo un incontro con il ministro degli Esteri di Nuova Delhi, Subrahmanyam Jaishankar. L’Italia sta inoltre consolidando il proprio impegno nell’Indo-Pacifico, partecipando a iniziative come l’Indo-Pacific Oceans Initiative (IPOI) e la Indian Ocean Rim Association (IORA), piattaforme chiave per la governance marittima e la cooperazione regionale.

È così che il rafforzamento della cooperazione tra Roma e Nuova Delhi si estende anche al settore della sicurezza. La scorsa settimana, il sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago ha rappresentato il ministro Guido Crosetto al Defence Ministers’ Conclave di Bangalore. Nel corso di un incontro con il viceministro della Difesa indiana sono stati affrontati temi di attenzione comune, come le tecnologie emergenti, la cybersecurity e la resilienza delle catene di approvvigionamento globali, con particolare attenzione alla sicurezza dei collegamenti commerciali, navali e terrestri per il trasporto di materie prime essenziali. “In un ambiente operativo caratterizzato da conflitti ibridi multi-dominio in continua evoluzione, la cooperazione tra le nazioni è più che mai essenziale per garantire la pace e la stabilità internazionale”, ha commentato Perego di Cremnago.

L’asse Roma-Nuova Delhi si rafforza, spinto da una visione condivisa e da interessi complementari. Dalla transizione energetica alla sicurezza, dal commercio alla Difesa passando per la sicurezza dei “free and open spaces”, il partenariato tra Italia e India si configura come un tassello sempre più centrale negli equilibri dell’Indo-Mediterraneo e dell’Indo-Pacifico.

Emanuele Rossi

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*Formiche.net