Il riconoscimento
Italia Paese dell’anno 2021, l’Economist incorona Mario Draghi: “Premier competente e rispettato a livello internazionale”
È’ l’Italia il “’Paese dell’anno 2021′ per ‘The Economist‘, la prestigiosa rivista di informazione finanziaria della ‘City’ di Londra. Un riconoscimento, spiega il settimanale, che non va al Paese “più grande, al più ricco o al più felice”, ma a quello che “è migliorato di più nel 2021“.
Per questo l’Economist sceglie l’Italia, “non per l’abilità dei suoi calciatori, che hanno vinto l’Europeo, né per le sue pop star, che hanno vinto l’Eurovision Song Contest, ma per la sua politica”.
Il riferimento, è ovvio, va alla figura di Mario Draghi, l’ex presidente della Banca centrale europea chiamato al governo del Paese dopo il crollo del secondo esecutivo a guida Giuseppe Conte. Con Draghi a palazzo Chigi, sottolinea l’Economist, l’Italia “ha acquisito un premier competente e rispettato a livello internazionale“.
Non solo. “Per una volta – scrive The Economist – una larga maggioranza dei politici italiani ha seppellito le proprie divergenze per sostenere un programma di profonda riforma” che dovrebbe permettere a Roma di ottenere “i fondi a cui ha diritto nell’ambito del piano di ripresa post-pandemia dell’Ue“.
The winner we chose acquired a competent, respected prime minister in 2021. It has a high covid vaccination rate and its economy is recovering more speedily than those of its neighbours https://t.co/zn3rUkZxGc
— The Economist (@TheEconomist) December 16, 2021
Ma il lavoro svolto da Mario Draghi nel gestire l’epidemia di Coronavirus è un altro punto in favore del premier: “Il tasso di vaccinazione contro il Covid in Italia è tra i più alti d’Europa. E dopo un 2020 difficile, la sua economia si sta riprendendo più rapidamente di quelle di Francia o Germania”.
Quanto alle previsioni future, l’Economist vede però uno scenario a tinte fosche nel caso Draghi dovesse traslocare da palazzo Chigi al Quirinale: “C’è il rischio che questa improvvisa ondata di buon Governo” targata Mario Draghi “possa essere invertita. Draghi vuole diventare presidente” della Repubblica, “un incarico più di rappresentanza, e potrebbe succedergli un primo ministro meno competente”.
Ma, e conclude il settimanale, “è impossibile negare che l’Italia di oggi sia un posto migliore di quanto non fosse nel dicembre 2020. Per questo è il nostro Paese dell’anno. Auguri”.
The Economist che nel suo articolo ricorda di aver “spesso criticato” il Paese per la scelta dei suoi leader, come nel caso di “Silvio Berlusconi che avrebbe potuto utilmente seguire l’ammonimento della canzone vincitrice dell’Eurovision ‘stai zitto e comportati bene’“. E rammenta come gli “italiani, a causa di governi deboli, fossero più poveri nel 2019”. “Eppure quest’anno l’Italia è cambiata“, evidenzia la rivista britannica esaltando il ruolo del premier Draghi.
Nelle edizioni precedenti erano stati premiati dall’Economist Paesi come l’Uzbekistan, per aver abolito la schiavitù, la Colombia, per il processo di pace con i guerriglieri delle Farc, o la Tunisia per aver abbracciato la democrazia.
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