La Corea del Nord fa sul serio. Il regime di Pyongyang ha lanciato due missili balistici a corto raggio, dopo aver già lanciato un primo razzo meno di 48 ore fa. Una ‘risposta’ di Kim Jong-un alla esercitazioni congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud, che ha mostrato nuovamente i muscoli: il Capo di stato maggiore congiunto di Seul ha reso noto che i suoi militari hanno rilevato “due missili balistici a corto raggio sparati dalle aree di Sukchon nella provincia di Sud Pyongan tra le 7:00 e le 7:11 di questa mattina”.

Lanci confermati anche dai media statali di Pyongyang, che hanno “rivendicato” di aver sparato due proiettili da un lanciarazzi multiplo, mirando a bersagli 395 km (245 miglia) e 337 km (209 miglia) di distanza, rispettivamente.

Una ulteriore escalation che ha spinto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ad esprimere una forte condanna nei confronti del nuovo lancio missilistico da parte della Corea del Nord

Guterres, ha riferito in una nota Stephane Dujarric, ha condannato il lancio nel fine settimana di un missile balistico intercontinentale da parte della Corea del Nord e ha invitato Pyongyang a cessare le “azioni provocatorie.

E su richiesta del primo ministro giapponese Fumio Kishida, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà d’urgenza domani pomeriggio a New York proprio per discutere degli ultimi test balistici del regime di Pyongyang.

Proprio dalla Corea del Nord però arrivano ulteriori minacce. A parlare non è il dittatore Kim Jong-un ma la sua potente sorella, che ha rimarcato come “l’utilizzo del Pacifico come poligono di tiro dipende dalle azioni delle forze americane”, ha dichiarato Kim Yo-jong in un comunicato diffuso dall’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana Kcna.

Il riferimento è all’esercitazione congiunta organizzata domenica da Stati Uniti e Corea del Sud: i due Paesi alleati avevano messo in campo un bombardiere strategico e jet da combattimento stealth in risposta al lancio di un missile balistico intercontinentale (Icbm) da parte della Corea del Nord avvenuto nella giornata di sabato.

Missile che sabato ha volato per 66 minuti, atterrando poi nella zona economica esclusiva del Giappone. Ennesima dimostrazione di forza che aveva spinto i vertici del governo di Tokyo a condannare le azioni di Pyongyang, che “minacciano la pace e la sicurezza di Giappone, la regione e la comunità internazionale”.

Redazione

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