Passa in mano agli avvocati la battaglia tra il Movimento 5 Stelle e l’associazione Rousseau. Dopo la fine del matrimonio tra Davide Casaleggio e Giuseppe Conte, oggi si registra un nuovo capitolo della querelle, relativo ai dati degli iscritti. “E’ successo un fatto gravissimo” denuncia su Facebook il Movimento 5 Stelle che “la scorsa settimana ha ordinato, in conformità alla legge, all’Associazione Rousseau, responsabile del trattamento dei dati, di restituire al M5S i dati relativi agli iscritti del Movimento, diffidandola dal continuare ad utilizzarli, indicando il termine di 5 giorni per organizzarsi e provvedere alla restituzione. Oggi, decorso tale termine e previa ulteriore comunicazione di conferma, i nostri esperti informatici e periti forensi si sono recati presso gli uffici dell’associazione Rousseau per ricevere i dati in consegna. Purtroppo, l’Associazione Rousseau, non ha provveduto alla consegna e ciò è oggettivamente grave e palesemente illegittimo“, annunciano.

L’epilogo ci sarà probabilmente in tribunale stando anche alle parole di Enrica Sabatini, esponente di Rousseau, pubblicate sul blog delle Stelle: “In queste ultime settimane abbiamo assistito, con non poco sconcerto, a una crescente e rabbiosa pressione mediatica, e anche privata nei nostri confronti, messa in campo per ottenere ‘la lista degli iscritti‘”, dice Sabatini. “Appelli a organi non pertinenti, pressioni per ottenere azioni in realtà lesive della normativa privacy fino a diffide dal sapore solo sensazionalistico si sono susseguiti in una girandola di dichiarazioni pubbliche e di retroscena raccontati alla stampa con il solo fine di ottenere l’elenco di nomi, considerato, nel migliore dei casi, come una pratica da consegnare a chi, a fronte della sua forza mediatica, lo meriterebbe”.

“In tale modo l’Associazione Rousseau – scrive il Movimento 5 Stelle – cerca di ostacolare e di rinviare, come già da tempo, la possibilità per gli iscritti del Movimento di esercitare i propri diritti associativi e di esprimersi sul nuovo progetto politico. Non comprendiamo come un compagno di viaggio con cui si è fatto un percorso insieme stia macchiando una così nobile storia con atti che la legge non ammette. È inaccettabile – si legge nel post – che un soggetto privato possa tentare di ostacolare l’attività di una forza politica del Parlamento e di governo, accampando pretestuose e incomprensibili motivazioni, anche di natura economica. I dati degli iscritti, nei prossimi giorni, torneranno nella disponibilità del Movimento 5 Stelle, questo è certo! I dati degli iscritti sono essenziali per consentire l’esercizio della partecipazione e della democrazia diretta, che oggi è impedito da questo grave ostruzionismo. Chi ha rallentato questo processo si assumerà tutte le responsabilità nelle sedi giudiziali penali, civili e amministrative per il danno che sta causando al Movimento 5 stelle”, conclude M5S.

 

“L’elenco degli iscritti non è tesoretto, né un pacco postale, né una proprietà per sentirsi i padroni”, scrive l’associazione di Davide Casaleggio sul Blog delle stelle. “Proprio la preoccupazione di vedere violati i propri diritti, ha spinto tantissimi iscritti a rivolgersi a noi per essere tutelati: da una parte un’ondata di messaggi di iscritti che ci hanno chiesto di non consentire il trasferimento dei propri dati a persone non legittimate e, dall’altra, in meno di 20 giorni oltre mille persone hanno deciso di disiscriversi dal MoVimento 5 stelle e di impedire che i propri dati vengano consegnati, contro la loro volontà, a soggetti terzi”, è l’allarme che viene lanciato.

Nelle Faq, poi, le ‘istruzioni per l’uso’ per un eventuale trasferimento dei dati ad altra piattaforma. “Ogni iscritto può esercitare il diritto alla portabilità dei dati (ex art. 20 GDPR) e richiedere il trasferimento ad altro Titolare, tra cui ad esempio Associazione Rousseau”, è l’invito che precede due indirizzi mail cui inoltrare la richiesta.

Redazione

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