Da fondatore del Carroccio a fondatore, 38 anni dopo, della prima corrente interna alla Lega. Umberto Bossi annuncia oggi, 1 ottobre, la nascita del “Comitato Nord“, una iniziativa interna al partito e “finalizzata – spiega il Senatur  all’AdnKronos -esclusivamente a riconquistare gli elettori del nord, visto il risultato elettorale del 25 settembre, per rilanciare la spinta autonomista“.

Un messaggio chiaro al leader Matteo Salvini quello mandato da Bossi, 81 anni, fresco di rielezione alla Camera dopo la correzione dei conteggi del Viminale. Un messaggio che arriva dopo la mazzata delle Politiche che hanno visto il Carroccio prendere meno del 10% delle preferenze (8,8%), incassando batoste dagli altri due partiti del centrodestra, Fratelli d’Italia (in primis) e Forza Italia, anche nelle regioni del nord (Lombardia, Venuto, Friuli) guidate da governatori leghisti. Parole che rilanciano il ruolo dello stesso Bossi all’interno del partito così come fanno sapere fonti vicine al fondatore del Carroccio.

Nel ‘Comitato Nord’ sono invitati ad aderire, tutti gli iscritti alla ‘Lega per Salvini premier’, come sottolinea lo stesso Bossi, “che vogliono impegnarsi con rinnovato entusiasmo alla conquista degli obiettivi che sono stati alla base della fondazione della Lega nel marzo 1984. Il progetto sarebbe già in fase avanzata, poiché “sono state poste le basi per la struttura organizzativa del Comitato”.

Una corrente che mira a riconquistare migliaia di preferenze perse al nord negli ultimi anni e che punta sui principi fondatori del partiti: popolo del nord e autonomia. E in una nota diffusa contestualmente dalla Lega, Salvini prenota il ministero per le Riforme e gli Affari regionali proprio accelerare la strada verso l’autonomia delle regioni “Dopo trent’anni di battaglie, questa sarà la legislatura che finalmente attuerà quell’autonomia delle Regioni che la Costituzione prevede. E’ nel programma del centrodestra, non costerà nulla anzi farà risparmiare milioni, avvicinerà i cittadini alla politica, taglierà sprechi e burocrazia. E il ministero per le Riforme e gli Affari regionali sarà protagonista di questa pacifica rivoluzione”.

 

 

Redazione