La Lega riparte da Matteo Salvini. Nonostante il flop alle recenti elezioni politiche, con il Carroccio sceso dopo anni sotto il 10% (8,8% per la precisione), e la corrente interna creata nei giorni scorsi da Umberto Bossi (“Comitato Nord” per rilanciare la spinta autonomista e recuperare voti nelle regioni del settentrione), “il Consiglio Federale della Lega ha ascoltato la relazione del segretario Matteo Salvini e gli ha confermato pieno mandato per proseguire i lavori con gli alleati per dare all’Italia un governo politico e all’altezza delle aspettative” fanno sapere fonti del Carroccio.

“Nel corso della riunione – spiegano da via Bellerio – sono state approvate all’unanimità le priorità del partito: stop al caro bollette, estensione e rafforzamento della flat tax, sicurezza da riportare nelle città, via libera ai cantieri, taglio della burocrazia, valorizzazione di settori strategici come l’agricoltura, la pesca e il turismo“. Matteo Salvini ha ricordato che la Lega ha donne e uomini di valore “che possono ricoprire incarichi di grande responsabilità” e alla fine ha confermato di avere “idee chiare” sul da farsi e sulla squadra da portare al governo.

La Lega indica poi una lista di ministeri a cui il partito di Salvini è interessato. Dal Viminale alle Infrastruttura passando per l’Agricoltura, la Giustizia (immaginate un leghista in via Arenula…), il Lavoro, e gli Affari regionali o Riforme per l’autonomia. Lo stesso Giancarlo Giorgetti, intervistato da Fanpage.it e Fattoquotidiano.it, ha chiarito: “Non c’è nessuna lista di ministri ma una invece di ministeri interessanti per la Lega, ma non abbiamo parlato di nomi”. L’unico nome che l’ex ministro lancia è quello di Salvini: “Mi sembra un candidato naturale” in riferimento al ministero dell’Interno.

Al termine del Consiglio Federale del partito, Salvini, in un video, rilancia il blocco all’aumento delle bollette di luce e gas che “deve essere la priorità per un governo politico di centrodestra”. Governo che “durerà 5 anni, senza beghe e senza litigi”. “Di tutto il resto – prosegue – si potrà parlare più avanti: però aiutare le famiglie, i commercianti e gli imprenditori ad affrontare il caro energia per la Lega è l’assoluta priorità nazionale. Poi certo, sbloccare i cantieri fermi, riportare sicurezza nelle città, estendere la flat tax fino a 100mila euro di fatturato e azzerare una volta per tutte la legge Fornero, così come applicare l’Autonomia, prevista dalla Costituzione, dando più potere ai governatori e ai sindaci, saranno assolutamente passaggi fondamentali. Ma adesso, e nelle prossime settimane, bloccare gli aumenti delle bollette di luce e gas è quello su cui donne e uomini della Lega lavorano giorno e notte, pronti a un governo di centrodestra, finalmente scelto dagli italiani, un governo politico che lavorerà per 5 anni senza beghe e senza litigi come a sinistra si augurerebbero”.

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