Il blitz tentato dalla Lega per ‘riesumare’ i vecchi decreti Salvini sull’immigrazione è miseramente fallito ma, ancor più grave, per mano della stessa maggioranza di destra.

Nazaro Pagano e Salvatore Deidda, deputati di Forza Italia e Fratelli d’Italia e presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali e Trasporti della Camera, hanno infatti dichiarato inammissibili per estraneità di materia gli emendamenti della Lega al decreto sulle navi delle Ong che modificavano in senso restrittivo la legge Bossi-Fini.

Il Carroccio aveva tentato di riproporre all’interno del decreto Ong a ‘firma’ del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi alcuni vecchi capisaldi del decreto Salvini in tema di permessi di soggiorno e di gestione dell’accoglienza sui migranti, venendo però stoppato dagli stessi alleati di governo.

La bocciatura da parte di Forza Italia e FdI, che con Pagano e Deidda a capo delle due Commissioni stanno conducendo l’iter di approvazione del provvedimento che approderà in aula il 2 febbraio prossimo, provoca un immediato scossone all’interno della maggioranza. Una scelta duramente criticata dal capogruppo della Lega in commissione Affari costituzionali, Igor Iezzi, che ha definito “curiosa” la decisione, a sua volta decisa da Pagano che aveva letto lo speech con le inammissibilità.

Una decisione “per noi completamente sbagliata, faremo ricorso. Siamo assolutamente stupiti, non ha nessuna giustificazione tecnica di merito, non vorrei che ci fossero dietro questioni politiche“, si sfoga Iezzi. “Nel merito non c’è alcuna motivazione per l’inammissibilità. Dove presentare delle proposte di modifica sulla gestione dei flussi migratori de non a un decreto che ha nel titolo la gestione dei flussi migratori, gli emendamenti insistono sullo stesso testo“, aggiunge il deputato leghista.

Ben altro tono arrivano dalle opposizioni. Il deputato e presidente di +Europa Riccardo Magi, da sempre in prima fila nelle battaglie sull’immigrazione, sottolinea come la mossa della Lega con la presentazione degli emendamenti era un tentativo “per riscrivere la normativa sui permessi di soggiorno, sulla protezione speciale, sul trattenimento nei centri per il rimpatrio e su altre materie attraverso emendamenti totalmente estranei all’oggetto del provvedimento, ossia il salvataggio in mare. Il tentativo evidente era quello di riesumare i decreti Salvini”.

Per il momento è fallito perché i presidenti delle due commissioni – prosegue Magi – hanno dichiarato inammissibili quegli emendamenti con una pronuncia che non lascia spazio a contestazioni perché si rifà alle pronunce della Corte Costituzionale e al Regolamento della Camera. Quegli emendamenti non potranno essere riammessi all’esito dei ricorsi, saremmo di fronte a un atto abnorme e totalmente discrezionale“, conclude Magi.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.