Da alcuni giorni a La Rustica, a nord est della Capitale, si susseguono rapine violente, aggressioni e scippi. Un uomo sta seminando terrore nel quartiere: ma nei gruppi Facebook e nelle chat dei cittadini si ipotizza che in realtà gli autori dei reati siano due. I residenti hanno paura: ed è scattata così la caccia ai responsabili. Un grave episodio di violenza ha visto protagonista un migrante che è stato massacrato di botte, calci e pugni da un gruppo di persone sull’autobus della linea 447 in pieno giorno, tra via Delia e via della Rustica. È stato necessario il ricovero in ospedale. Una delle ipotesi al vaglio delle forze dell’ordine, che stanno indagando sulle vicende avvenute nella zona, sarebbe che il ragazzo pestato sia stato preso di mira perché sospettato di essere uno dei rapinatori seriali. Dura le parole del Comitato di quartiere: “Il CdQ La Rustica condanna in maniera netta quanto accaduto ed invita tutti i cittadini a rispondere non con la violenza ma con la partecipazione e con la collaborazione con le Istituzioni.”
Le testimonianze
“Sono ormai 7 o 8 giorni che viviamo questa situazione” racconta Manuela Bucchi, membro del direttivo del Comitato di quartiere La Rustica. “Al momento non abbiamo certezze, ma secondo le testimonianze gli autori delle rapine potrebbero essere due: un uomo basso e pelato, mentre un altro alto e ben piazzato.” Le vittime hanno raccontato di essere state minacciate con un coltello. Una versione confermata anche dai racconti dei cittadini su Facebook: “Mio figlio è stato rapinato la notte tra sabato 17 e domenica 18 in piazza davanti al tabaccaio” scrive Catiuscia. “Gli ha puntato il coltello sulla pancia e gli ha tolto telefono soldi e sigarette, per fortuna è riuscito a salire in macchina e ad andare via”. E in una chat spunta uno screenshot del video girato di notte all’interno del cortile di una casa, in cui si vede un ragazzo incappucciato e con la mascherina: sarebbe uno dei responsabili dell’incubo che La Rustica sta vivendo.
Il comunicato del Comitato di quartiere
La tensione è alta: “I cittadini sono arrabbiati e spaventati, ma nessuno pensava che la situazione potesse degenerare in questo modo” sottolinea Manuela Bucchi. “Noi come Comitato di quartiere La Rustica abbiamo sentito l’esigenza di scrivere un comunicato per condannare il pestaggio dell’altro ieri. Rappresentiamo i cittadini e parliamo con le istituzioni: è giusto che chi sbaglia debba essere punito, ma con un regolare processo. Esprimiamo la nostra massima solidarietà e vicinanza alle vittime, ma non possiamo accettare gesti di questo tipo”.
Sul comunicato del Comitato di quartiere, pubblicato martedì 27 luglio su Facebook, infatti si legge: “Alcune persone che di umano hanno poco hanno avuto ‘la bella pensata’ di massacrare a calci, pugni e bastonate una persona ‘ritenuta’ responsabile in questi ultimi giorni di varie aggressioni violente, scippi e furti. Siamo in un Paese democratico e in uno Stato di diritto in cui la Giustizia si esercita non nelle piazze ma nei tribunali. Ogni persona ha diritto ad un giusto processo e anni di storia democratica hanno dimostrato che questo diritto è sempre stato riconosciuto pure ai criminali più incalliti che si sono macchiati di delitti orrendi. Comprendiamo benissimo la paura di queste persone ma sono umanamente inaccettabili i commenti di coloro che gioiscono di fronte alla macelleria umana che si è consumata ieri. Le foto del ragazzo massacrato girate nelle chat, non possono farci rimanere indifferenti. Scendiamo in piazza per migliorare il nostro quartiere, diamoci da fare senza aspettare che le risposte ai nostri problemi scendano dall’alto. Rimbocchiamoci le maniche non lasciamo la piazza a tutti coloro che rispondono alla violenza con altra violenza. La Rustica merita ben altro”.
Una situazione “incandescente”
“La situazione al momento è incandescente” sottolinea Manuela Bucchi. “Purtroppo il covid non ha aiutato: le attività delle associazioni di quartiere, come le feste e altre iniziative, sono state sospese. L’oratorio è chiuso da tempo, da prima della pandemia. Anche la sede del Comitato e di altre associazioni è stata chiusa dal Comune: al suo posto ora ci sono uno sportello anagrafico e un presidio dei vigili, che per due volte a settimana sono a disposizione del quartiere. Abbiamo ricevuto dei servizi, ma non esistono più dei momenti di aggregazione. Il quartiere ora sembra deserto.”
La denuncia dei cittadini
“Noi come CdQ avevamo già fatto presente alle istituzioni la situazione critica in fatto di sicurezza: abbiamo scritto delle lettere agli uffici competenti e abbiamo anche avuto un incontro con il nuovo comandante dei Carabinieri di Tor Sapienza– spiegano dal direttivo del Comitato- So che ora un gruppo di cittadini si sta organizzando per richiedere una maggiore sorveglianza; noi come Comitato scriveremo di nuovo a chi di dovere affinché venga predisposto un presidio di polizia. La Rustica è un bel quartiere, ci sono tante persone di buona volontà che hanno voglia di fare. Ora però stiamo attraversando un periodo un po’ più difficile.”
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