Parliamoci chiaro: Beppe Grillo, con la vita già segnata per aver colposamente assassinato una famiglia di suoi amici, ha solo bisogno di protezione per il figlio accusato di stupro. Non dirà né farà mai più nulla che possa lontanamente infastidire qualcuno al potere. @marcocanestrari Aug 15,2020”.
E ad integrazione: “(Dev’essere molto bravo come papà, come usava dire lui di altri personaggi pubblici con problemi familiari) 8.15 PM. Aug 15,2020“.
La frase tra parentesi fu detta in uno show da Beppe Grillo ed era riferita a Gaucci padre.

Il suo era solo un pensiero affettuoso per Ferragosto o c’è dell’altro?
Non ce l’ho con lui. Il mio tweet era per tutti quelli che fanno finta. Ci vuole una buona dose di ipocrisia per far finta di nulla. Nel non riconoscere che, nella condizione nella quale si trova, Beppe Grillo è condizionabile. Chiunque al suo posto lo sarebbe. Suo figlio è accusato di stupro ed è innocente fino a prova contraria, ci mancherebbe che non lo fosse. La presunzione di innocenza dell’accusato, però, nulla toglie al fatto che suo padre è in una posizione personale particolarissima e molto difficile. È lecito pensare che possa trovarsi ormai da mesi in uno stato di vulnerabilità ed è un personaggio pubblico potente. Noto che nessuno chiede né che fine ha fatto quell’inchiesta, né se per caso Grillo è costretto, o potrebbe esser costretto, a fare o non fare qualcosa, a dire o non dire qualcosa.

Dice che Grillo potrebbe essere ricattato o le risulta che lo sia?
Dico che ha un evidente peso pubblico qualsiasi cosa lui dica o faccia, o decida di non dire e di non fare. Se un identico caso di cronaca avesse riguardato Salvini, Renzi o Meloni, i giornali avrebbero tutti avuto lo stesso atteggiamento di disinteresse? Me lo chiedo perché ricordo la mobilitazione generale quando si trattò di Berlusconi. Certo, quando scoppiò la notizia più grossa su Berlusconi, lui era presidente del Consiglio e aveva un ruolo incomparabile per il Paese rispetto a quello di Grillo ora. Ma anche lì si trattava di faccende personali di un personaggio pubblico. E Grillo è potente, quel che decide conta. Fu scandagliato ogni anfratto della vita privata di Berlusconi, sul rispetto della privacy è prevalso l’interesse pubblico sulla possibile ricaduta di varie sue vicende. Evitiamo pure il confronto tra i guai personali dell’uno e quelli dell’altro. Ma non ditemi che non stupisce la differenza di trattamento. L’accusa di stupro e tutto il contorno della vicenda che riguarda il figlio di Grillo, inchiesta compresa, sono stati nei giornali sì e no tre giorni a ridosso del fatto e nemmeno in tutti.

Ci saranno di mezzo inquirenti esemplari che non fanno trapelare nemmeno un dettaglio per tutelare l’indagine?
O un sistema mediatico che preferisce, solo in questo specifico ed unico caso, far finta che non ci sia un’indagine in corso che investe la famiglia di un personaggio pubblico che ha un grande potere di persuasione sul partito principale di governo in Italia. Persino gli stessi giornali che quando lavoravo per la Casaleggio ci tartassavano perché erano a caccia di notizie – e l’azienda ci proteggeva molto, proteggendo se stessa – di questa vicenda non si occupano per niente. Noto che anche gli alleati di Grillo non gli chiedono conto di nulla.

Nemmeno l’opposizione, composta in parte dai suoi alleati nel governo precedente. E nemmeno gli iscritti al suo partito. Tutti discretissimi.
Strano, no? Nessuno chiede a Grillo neanche perché cambia idea su Putin, sul Pd…

Grillo le spara spesso grosse, questo lo aiuta. Difficile chiedergli conto di opinioni espresse nel modo in cui lui le esprime.
Lui di professione fa l’attore. Quello è. Interpreta un ruolo, recita un testo. Qualcuno si vuol occupare di capire nell’interesse di chi è scritto quel testo? Ci fu un periodo in cui esprimeva dei pareri favorevolissimi a una certa norma che avrebbe riguardato anche Moby, traghetti. Una segnalazione dell’Unità antiriciclaggio della Banca d’Italia a un certo punto segnalò transazioni in favore di Grillo da parte di Vincenzo Onorato di Moby. Qualcuno sta facendo un’indagine per verificare l’ipotesi di finanziamento illecito? Non so se ci sia stato, ma sarebbe interessante saperlo. Qualcuno sta indagando per capirlo? Come si configura il comportamento di un capo politico di fatto, con grande potere d’influenzare il primo partito politico di governo in Italia, se prende pubblicamente posizione nei confronti di un potere privato e l’antiriciclaggio della Banca d’Italia segnala che quel potere privato gli versa dei soldi? Cosa si deve pensare quando cambia idea?

Ormai parla solo di Telecom.
Sarebbe interessante sapere perché parla in quel modo di Telecom. Nell’interesse di chi sono scritti quei testi.

Crede siano davvero in corso grandi manovre per far politicamente fuori Casaleggio dai 5 stelle?
Credo che il malcontento sia reale. Ma l’origine del potere di Casaleggio è un problema serio, un ostacolo difficile da superare. Casaleggio gestisce tutti i processi interni al partito. Per Statuto è l’unico fornitore di servizi. Ha un potere blindato che si può ribaltare solo con un voto su Rousseau. Cosa fanno? Convocano un voto vero su Casaleggio nella piattaforma di Casaleggio? A lui basta dire che l’abolizione del divieto dei due mandati non riguarda i parlamentari e tutti zitti. Vale il potere di ricatto. Sono tantissimi i parlamentari al secondo mandato. Non vogliono tornare alla vita di prima. Chi prova a mettere in discussione il potere di Casaleggio, notatelo, lo sta facendo con messaggi. Mi pare cerchino di intimidirlo, più facile che metterlo da parte. Nessuno nel partito conosce il partito come lui che ha il know how tecnologico in mano da decenni.

I risultati delle consultazioni interne su Rousseau sono manipolabili?
Tecnicamente sì.

Le risulta che siano mai stati manipolati?
Le rispondo alla democristiana: mi risulta che non è mai stato possibile provare che lo siano stati. Quella è una piattaforma nata per profilare iscritti e parlamentari, non per fare referendum. Ma ci sono tanti modi per manipolare un voto, senza manipolare direttamente il risultato. Non c’è bisogno di arrivare a cambiare un numero con un altro. Chi può esser sicuro che le comunicazioni del voto arrivino nello stesso tempo, arrivino davvero, e arrivino senza filtri a tutti gli aventi diritto? Chi può essere sicuro che l’informazione arrivi nei tempi dovuti a un iscritto e non a un altro? Poi potrebbe bastare, che so, fissare una consultazione nel bel mezzo del week end di Ferragosto. Sulla possibilità di fare alleanze col Pd alle amministrative ha votato meno del 50% degli aventi diritto.