Per giorni sono andate avanti su Twitter le provocazioni di Andrew Tate, 35 anni, ex campione di kickboxing, nei confronti di Greta Thunberg, 19enne famosa in tutto il mondo per le sue battaglie in difesa dell’ambiente. Ed è stata forse questa sua ennesima provocazione gratuita a causargli l’arresto insieme a suo fratello: Nel rispondere a Greta nel battibecco durato giorni, ha postato una sua foto con una pizza. E così la polizia sarebbe riuscita a localizzare i due fratelli Tate in Romania e ad arrestarli con l’accusa di tratta di esseri umani, per cui erano già ricercati.

Tate nell’ultimo anno è diventato una celebrità sui social. Si presenta come una sorta di guru che insegna ai suoi follower come accumulare soldi e donne. I suoi video in cui racconta  spacconerie di ogni sorta e in cui si dichiara “assolutamente misogino” e “assolutamente sessista” sono diventati virali. In pochi mesi è diventato il “re della mascolinità tossica”. Per contenuti di questo tipo è stato bannato da Facebook e Instagram e recentemente riammesso da Elon Musk su Twitter. Periodicamente prende di mira qualcuno sui social senza nessun apparente motivo. Questa volta è toccato a Greta Thunberg che ha reso famosa in tutto il mondo la sua battaglia con i Fridays for Future.

Tate aveva taggato Greta in un suo post mercoledì scorso chiamandola in causa dal nulla: “Ciao Greta Thunberg. Ho 33 auto. La mia Bugatti ha un motore di 8 litri. Le mie due Ferrari 812 da competizione hanno 6,5 litri. Ed è solo l’inizio. Per favore mandami la tua email così potrò inviarti la lista completa della mia collezione di macchine e le loro immense potenzialità di emissioni”, le ha scritto allegando anche una sua foto che lo ritrae mentre fa rifornimento a una pompa di benzina.

Lei gli aveva risposto per le rime: “Si grazie per favore illuminami”, con la mail smalldickenergy@getalife.com, chiaramente fasulla, che significa “energia di chi ce lo ha piccolo”. E inoltre “fatti una vita”. La risposta è diventata subito virale e ha praticamente messo alla gogna l’ex campione che aveva evidentemente sottovalutato il seguito dell’ambientalista.

Lui però, non pago, ha deciso di avere l’ultima parola su quel battibecco. Ha replicato a Greta con un video in cui si vede lui in vestaglia che fuma il sigaro. A un certo punto gli arriva una pizza. Sulla scatola è ben in vista nome e indirizzo della pizzeria che gliel’ha consegnata. E così la polizia lo avrebbe localizzato con semplicità. Lo hanno trovato in una villa dove lo hanno arresto insieme al fratello. A quel punto l’ultima parola l’ha avuta Greta: “Ecco cosa succede quando non ricicli le scatole della tua pizza”. Ironicamente qualcuno ha modificato la lista dei suoi match di kickboxing, aggiungendo Greta Thunberg vs Andrew Tate: 1-0.

Tate è stato portato via insieme al fratello Tristan dalla polizia di Bucarest, che li terrà in custodia per 24 ore per interrogarli nell’ambito di una indagine in cui sono sospettati di aver creato un gruppo criminale che avrebbe sfruttato sei donne per produrre contenuti pornografici per siti specializzati. Nato negli Stati Uniti e cresciuto a Luton in Gran Bretagna, nel 2016 apparve nel “Grande Fratello” inglese ma fu cacciato dopo un video in cui frustava una donna che disse di essere stato un episodio consensuale. Nel 2017 si è trasferito in Romania perché la polizia inglese indagava su di lui per stupro. In un video dichiarò di averlo fatto anche perché era più improbabile che la polizia romena lo arrestasse per quelle accuse. In realtà già lo scorso aprile i fratelli Tate erano stati interrogati dalle autorità romene e rilasciati dopo alcune ore, ma l’indagine della polizia nei loro confronti non si era chiusa.

Avatar photo

Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.