Sarà Liz Truss a guidare il Regno Unito. Il ministro degli esteri britannico ha vinto infatti la battaglia interna al Partito Conservatore contro lo sfidante Rishi Sunak, ex ministro dell’Economia. Al termine della votazione interna agli iscritti al partito iniziata a fine luglio, dopo le dimissioni di Boris Johnson.

Truss ha vinto la sfida interna e dunque sarà nominata leader dei Tory e premier. Il margine nel voto degli iscritti è stato piuttosto alto: al ministro degli Esteri sono andati 81.326 voti, contro i 60.399 del suo sfidante Sunak. Una vittoria tra l’altro ampiamente prevista dai sondaggi più recenti.

Liz Trussi diventa così la terza donna nella storia del Regno Unito a ricoprire questo ruolo, dopo Margaret Thatcher e Theresa May, entrambe del Partito Conservatore.

Il passaggio di consegne nel governo ci sarà domani, quando Johnson, rimasto finora in carica per gli affari correnti, si recherà dalla regina Elisabetta per dimettersi anticipatamente dalla carica di primo ministro e “raccomandare” come prassi di designare al suo posto la nuova leader del partito di maggioranza. Quindi la 96enne regina riceverà separatamente Liz Truss, primo ministro numero 15 nei suoi 70 anni di regno iniziato nel 1952, quando l’inquilino a Downing Street era Winston Churchill.

Studi ad Oxford, al Merton College, dal 1996 membro del Partito Conservatore, in precedenza e per un breve periodo aveva anche fatto parte dei liberaldemocratici centristi, chiedendo l’abolizione della monarchia. Truss ha 47 anni e dal 2010 rappresenta in parlamento il collegio di South West Norfolk. Nel 2016 al referendum sull’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea si era schierata tra le fila dei sostenitori del “remain”, salvo poi compiere una clamorosa giravolta entrando a far parte del governo di Boris Johnson, decisamente “pro Brexit”, prima come segretaria al Commercio e poi agli Esteri.

Nella recente campagna elettorale per conquistare il voto degli iscritti del partito, Truss ha puntato tutto sul presentarsi come erede di Margaret Thatcher, anche dal punto di vista dell’abbigliamento. Il motivo è ovvio: pur essendo una leader divisiva, la ‘Lady di ferro’ britannica è stata una delle figure politiche più influenti dell’Occidente, nota per le sue politiche neoliberiste, per lo smantellamento del welfare state nel nome del mercato e delle sue battaglie antisindacali, creando un conflitto sociale mai visto prima nel Regno Unito.

Non a caso il suo programma prevede un deciso taglio delle tasse alle fasce più abbienti della popolazione e una forte deregulation, fautrice dello ‘Stato minimo’. Nel suo primo discorso da premier in pectore, Truss ha ripetuto per tre volte che “attueremo il programma”. “Ho vinto da conservatrice e mi comporterò come tale”, ha aggiunto lea neo leader dei Tory, ringraziando il suo predecessore e “amico” Boris Johnson. “Boris, hai fatto la Brexit. Hai schiacciato Jeremy Corbyn, hai lanciato il vaccino contro il Covid. Ti sei opposto a Vladimir Putin. Sei stato ammirato da Kiev a Carlisle“, ha detto Truss nel suo breve discorso pronunciato dopo l’annuncio dei risultati della votazione del partito conservatore.

Nel suo discorso Truss ha promesso anche “una grande vittoria per il Partito conservatore nel 2024“, con riferimento al voto previsto tra due anni. Parole che, secondo gli esperti, dovrebbe mettere a tacere le indiscrezioni sulla possibilità che il nuovo primo ministro possa indire elezioni anticipate dopo aver conquistato la leadership del partito.

Proprio sulla politica estera, la neo premier ha promesso un sostegno ancora più forte nei confronti dell’Ucraina: “Come primo ministro sarò la più grande amica dell’Ucraina“, “mi impegnerò del tutto per garantire una sconfitta strategica del presidente russo Vladimir Putin“, le sue parole durante la campagna elettorale, ventilando un processo al leader del Cremlino in stile Norimberga.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia