Lollo ma che stai a dì?
L’ultima gaffe di Lollobrigida: i poveri mangiano meglio dei ricchi, le file alla Caritas e l’idea di spedire il cognato d’Italia a Bruxelles

Questa volta ha realizzato proprio mentre la diceva che stava per fare l’ennesima figuraccia. Nel video il momento della consapevolezza corrisponde a quello di una brevissima pausa. Sembra quasi aver perso il filo del ragionamento. In realtà in quella frazione di secondo Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura nonché cognato d’Italia, cioè compagno-marito di Arianna, che è la sorella d’Italia, realizza tutto quello che sarebbe successo. E che sta succedendo. Ovvero titoli e sfottò, “Lollo ma che stai a di’, “ancora, ma non avevi detto che non l’avresti fatto più?”, “l’ultima del cognato d’Italia”. E aridinghate, dicono a Roma.
La frase incriminata è stata sussurrata giovedì sul palco di Comunione e Liberazione a Rimini, panel dedicato all’agricoltura, ai danni provocati dall’alluvione proprio in questa regione e al caro prezzi che è stato un po’ il filo rosso di tutta la settimana. Ed è qui che Lollo, detto anche Ciccio bello, cioè Francesco Lollobrigida se n’è uscito con la frase: “In Italia abbiamo un’educazione alimentare interclassista per cui spesso i poveri mangiano meglio perché comprano dal produttore e a basso costo prodotto di qualità”. Ecco, se doveva essere un’ode all’ottima bruschetta fai da te, gli è venuta malissimo in un paese in cui le code alle mense della Caritas aumentano ogni giorno e non sono stranieri migranti appena arrivati ma padri e madri che non riescono a fare la spesa per un caro-carrello che il governo non riesce a fermare. Va da sé che le opposizioni lo hanno subito biasimato. E crocifisso. Creando ufficialmente il caso: ma Lollo c’è o ci fa a spararle così grosse? Va detto che il ministro è tra i più simpatici nella maggioranza, ha sempre la battuta pronta ed è generoso, nel senso disponibile, con i giornalisti. Anche a lui, come a tutti gli altri è stata messa la mordacchia da tre-quattro mesi. Una sorta di cordone di sicurezza. E però, come si vede, non è colpa di giornalisti incalzanti e maligni pronti a farlo cadere in errore. Lollo se le fa e se le dice anche da solo. Anzi, meglio da solo. Più o meno una al mese.
A maggio, mentre infuria la battaglia contro la carne coltivata, cita un report dell’Oms in base al quale questo prodotto “nasconde 53 rischi per la salute”. Peccato che non sia vero, tutta colpa di una errata traduzione dall’inglese della parola hazard che riferisce dei rischi-caratteristiche di ogni tipologia di cibo.
A giugno, pensando di fare un passaggio elegante, risponde in conferenza stampa sul ddl contro i femminicidi che il Cdm ha appena licenziato. Elogia il testo e poi, passando al provvedimento che riguarda il suo ministero, dice: “Le donne non si dovrebbero toccare neppure con un fiore e invece tratterò un argomento che è quello della produzione dei fiori e delle piante nella nostra nazione”. Femminicidi e coltivazioni di fiori: la stessa cosa no? Un gaffeur, come minimo. Che mostra tutta la sua potenzialità due mesi prima, in aprile, quando nel pieno della polemica politica sul decreto Cutro su immigrati, stragi in mare e corridoi umanitari, afferma: “Qui bisogna fare più figli altrimenti diamo il via alla sostituzione etnica”. Era il 19 aprile e per l’appunto il Capo dello Stato Sergio Mattarella era in visita ad Auschwitz.
L’incontinenza verbale del ministro cognato ha perso ogni freno inibitore in questo agosto di meritate vacanze. Ieri il teorema dei poveri che mangiano meglio dei ricchi. Dieci giorni fa, di fronte al 30% di presenze turistiche in meno, allarga le braccia: “Chi vuole servizi migliori va in Italia e paga, chi li vuole peggiori va in Albania. La qualità si paga”. Peccato che lui stesso per Ferragosto sia andato ospite del presidente Rama a sud di Durazzo. Il combinato disposto è stato un pessimo messaggio per il turismo italiano.
Quattro giorni prima s’è cimentato col granchio blu: “Trasformiamo una criticità in opportunità e impariamo a cucinarlo”. Bravo Lollo, stavolta l’hai azzeccata. Peccato che i coltivatori di vongole, a cui il governo ha appena dato tre milioni di euro per i danni, non hanno alcuna intenzione di passare dalle vongole al blu. Anche se dicono sia ottimo per gli spaghetti. Ma anche al forno, gratinato. Dicono che Meloni voglia mandare Lollobrigida in Europa. Quasi che Bruxelles e la distanza potesse nascondere le gaffe.
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