Le dichiarazioni del presidente francese
Macron e la lettera ai francesi: “Maggioranza da unione di forze repubblicane, sarò garante di nuova cultura politica”

Una lettera. In questo modo Emmanuel Macron ha voluto parlare per la prima volta con i cittadini francesi dopo le elezioni di domenica. Il presidente della Francia ha pubblicato oggi un appello, diffuso sulla rete radiofonica France Bleu e su diversi giornali regionali, in cui ha spiegato la situazione post elettorale del paese.
La lettera ai francesi di Macron: costruire maggioranza repubblicana
“Chiedo a tutte le forze politiche che si riconoscono nelle istituzioni repubblicane, lo stato di diritto, il parlamentarismo, un orientamento europeo e la difesa dell’indipendenza francese, di avviare un dialogo sincero e leale per costruire una maggioranza solida, necessariamente plurale, per il paese”. questo l’appello principale scritto da Macron nella sua lettera. Il capo dell’Eliseo ha spiegato il suo punto di vista: nelle elezioni di domenica “nessuno ha vinto”, “nessuna forza politica ha da sola la maggioranza sufficiente e i blocchi o coalizioni prodotti da queste elezioni sono tutti minoritari”. “Divisi al primo turno, uniti dalle desistenze reciproche al secondo, eletti grazie ai voti degli elettori dei loro ex avversari, solo le forze repubblicane rappresentano una maggioranza assoluta. La natura di queste elezioni, segnate da una richiesta chiara di cambiamento e di condivisione del potere, li obbliga a costruire un ampio ‘rassemblement'” ha aggiunto.
I valori e i principi da cui costruire la maggioranza
Sempre nella sua lettera, Macron sottolinea come alla base ci dovranno essere dei principi: “Le idee e i programmi prima dei posti e delle personalità”. “Questa unione (rassemblement) dovrà essere costruito attorno a qualche grande principio per il paese, a valori repubblicani chiari e condivisi, ad un progetto pragmatico e leggibile e che tenga conto delle preoccupazioni che voi avete espresso al momento delle elezioni. Dovrà garantire la più grande stabilità istituzionale possibile. Riunirà donne e uomini che, nella tradizione della Quinta Repubblica, pongono il loro paese al di sopra del loro partito, la Nazione al di sopra della loro ambizione. Quello che i francesi hanno scelto nelle urne – il fronte repubblicano – le forze politiche devono concretizzarlo con le loro azioni” ha scritto il presidente.
Macron, il premier Attal e il governo rimangono in carica
“È alla luce di questi principi che deciderò la nomina del primo ministro. Questo presuppone di lasciare un po’ di tempo alle forze politiche per costruire questi compromessi con serenità e rispetto di ognuno. Fino a quel momento, il governo attuale continuerà ad esercitare le sue responsabilità, poi resterà in carica per gli affari correnti, così come vuole la tradizione repubblicana“, ha affermato Macron. Poi l’appello: “Poniamo la nostra speranza nella capacità dei nostri responsabili politici di dar prova di senso della concordia e di pacificazione nel vostro interesse e in quello del paese. Il nostro paese deve poter far vivere, come fanno tanti nostri vicini europei, questo spirito di superamento che ho sempre auspicato con tutto me stesso”.
Macron e la nuova cultura politica francese
Macron ha poi parlato delle conseguenze del voto delle elezioni legislative. Un voto che “impone a tutti di essere all’altezza del momento. Di lavorare insieme. Domenica avete chiesto di inventare una nuova cultura politica francese. A nome vostro me ne occuperò. A nome vostro, ne sarò il garante“.
La nuova possibile coalizione
E i lavori che potrebbero portare a una nuova coalizione di governo proseguono. Una parte dei deputati di Renaissance, il partito di Macron, si sono detti favorevoli a una “coalizione di progetto che vada dai socialdemocratici alla destra di governo“. Una prospettiva non utopica, visto che il Nuovo Fronte popolare, uscito come prima forza dalle elezioni, è pronto a spaccarsi, diviso tra le forze di centrosinistra tra chi vorrebbe negoziare con i centristi e chi no.
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