La provincia di Brescia è la sua prima destinazione. Ci è arrivato da Santa Maria Capua Vetere, nel casertano, dopo la scuola sottufficiali. Ed è qui che Antonio Milo, maresciallo 25enne, è intervenuto in un scuola elementare lo scorso giovedì per arrestare l’assistente scolastica, responsabile di presunti maltrattamenti su un’alunna con autismo di appena 7 anni.

Nel filmato, diffuso dai carabinieri, si vede il maresciallo abbracciare e portare via dall’aula la bambina. L’educatrice è stata infatti incastrata dalle telecamere nascoste, installate nell’aula dopo la denuncia dei genitori della piccola, che avevano notato i segni delle violenze sul corpo. Il blitz è avvenuto poco dopo mezzogiorno, come ha raccontato Milo in un’intervista a Il Corriere della Sera.

“Sei il mio eroe”

Quando è arrivato l’input di procedere, il comandante è andato verso l’assistente scolastica, mentre il maresciallo si è diretto verso la bambina, che lui definisce ‘il minore’ per tutelare la sua identità. “Ci siamo guardati dritti negli occhi: l’ho fatto io, l’ha fatto lui. Millesimi di secondo. Quasi non ho fatto in tempo a tendergli una mano che ha allungato entrambe le braccia e si è alzato per venirmi incontro” ha raccontato Milo nell’intervista. “Ho pensato che dovevo prenderlo tra le braccia. Mi ha stretto forte aggrappandosi al mio collo, come a chiedermi di non lasciarlo andare. Gli ho fatto alcune carezze sulla schiena mentre lo tenevo e gli ho sussurrato che non c’era nulla da temere.”

La bambina ha sorriso e ha voluto di nuovo abbracciarlo prima di essere affidata alle educatrici, che nel frattempo erano arrivate sul posto, seguite da un’insegnante e dalla mamma della piccola. “Non dimenticherò mai quei momenti: né come uomo, né come carabiniere“, ha sottolineato il maresciallo, soprattutto dopo aver visto ‘quegli occhietti rasserenarsi.’

Dopo l’intervento in aula, Antonio Milo ha avuto la possibilità di rivedere la bimba che aveva salvato, insieme alla sua mamma. “‘Sei il mio eroe’ è riuscito a dirmi”. Ed è lui, conclude, a ringraziarla “per tutte le emozioni che mi ha trasmesso.”

La vicenda

L’assistente scolastica ad personam avrebbe inflitto ripetute violenze alla bimba che le era stata affidata. Grazie alle telecamere nascoste, i militari hanno potuto documentare ciò che avveniva in aula, durante l’orario scolastico: schiaffi, tirate per i capelli, pizzicotti.

La donna è stata arrestata in flagranza di reato ed è stata portata in carcere, in quanto ritenuta presunta responsabile di maltrattamenti pluriaggravati e lesioni aggravate a danno di un minore con disabilità. Il gip del tribunale di Brescia Francesca Grassani le ha poi concesso gli arresti domiciliari.

Durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto l’educatrice si è avvalsa della facoltà di non rispondere, riporta Il Corriere della Sera. Ha solo rilasciato una dichiarazione spontanea, affermando di essere rimasta sotto choc vedendo le immagini dei maltrattamenti contestati: “Non avrei mai fatto male alla bambina” ha detto. “Le volevo bene.