Per il secondo giorno di vaccini al personale sanitario presso il Covid Vaccine Center della Mostra d’Oltremare la situazione delle lunghe code è balzata su tutte le cronache e su tutti i social con video che denunciavano assembramenti, freddo e attese. La notizia ha preso il posto di un’altra: a Napoli si procede con i vaccini a gran velocità. Ogni giorno solo al Covid Vaccine Center di Fuorigrotta se ne fanno oltre 2mila. La Campania è tra le prime quattro regioni per numero di vaccini già effettuati, precisamente 50.427, il 75% delle dosi consegnate. Una buona notizia che accorcia il tempo che manca alla fine di un incubo.

Ma questo non basta a placare gli animi e proseguire con entusiasmo. Piace di più la polemica sulle code di 4 o 6 ore da fare, gli assembramenti che si starebbero creando rischiando il contagio e il freddo patito dai sanitari in attesa del vaccino che in tanti desiderano. Però quella alla Mostra d’Oltremare è più o meno la stessa fila che si è creata sotto le stesse piogge e intemperie sabato pomeriggio per le vie dello shopping. Ma qui alla fine della coda non c’è un vaccino salva vita ma un bel giubbino nuovo di zecca. Eppure per lo shopping gli utenti hanno atteso con pazienza e perseveranza. Ma dire che la sanità in Campania è inadeguata evidentemente piace ai più.

“Nonostante sia più che comprensibile il disagio per le lunghe attese, ancora una volta siamo testimoni di un vergognoso sciacallaggio, con il quale da parte di alcuni si cerca di mettere in ombra un poderoso sforzo nella lotta al Covid”, si legge nella nota dell’Asl arrivata in serata. “Quella messa in piedi alla Mostra d’Oltremare di Napoli dall’ASL Napoli 1 Centro è un’imponente macchina organizzativa al servizio della città di Napoli. Il Covid Vaccine Center vede ogni giorno in servizio 8 medici vaccinatori, 1 medico rianimatore, 18 infermieri, 16 operatori socio sanitari, 20 amministrativi, 4 farmacisti e 4 infermieri preparatori che svolgono la loro attività nelle varie aree organizzate su 4.000 mq del padiglione 1 della Mostra d’Oltremare. Tutti infaticabilmente al servizio della città di Napoli già da diversi giorni per raggiungere l’obiettivo di vaccinare un giorno dopo l’altro migliaia di persone (ieri 2.194, oggi ancor di più). Tutto questo, chiaramente, al di là di uno sforzo straordinario che si protrae ormai da 11 mesi.

“Non bastassero le normali difficoltà legate al funzionamento di un’articolata e complessa organizzazione – continua la nota – va registrato anche il comportamento irresponsabile di alcuni, che pur non avendo diritto alla vaccinazione hanno comunque cercato di intrufolarsi creando non pochi rallentamenti allo scorrimento delle code. Nella sola giornata di ieri, più di 200 persone sono state fatte allontanare dalla fila, e altrettante sono state individuate e allontanate nella giornata di oggi. Solo il grande lavoro di tutto il personale in servizio ha evitato che questi soggetti si vaccinassero al posto di coloro i quali ne avevano titolo. È questa la vera vergogna”.

“Convochiamo moltissimi sanitari per un motivo – ha spiegato Mariella Corvino, direttrice sanitaria dell’Asl Napoli 1 – non buttare i vaccini. Quando si scongela, la dose può essere usata entro sei ore, ma all’Ospedale del Mare a volte molti convocati non si presentavano in tempo e così chiamavamo altri sanitari del nosocomio per usare le dosi. Qui non abbiamo riserve per questo chiamiamo tanti operatori. Le file ci sono ma la priorità è non sprecare dosi di vaccino”.

Durante il primo giorno il Riformista è andato a documentare con un video la situazione alla Mostra d’Oltremare. La coda c’era già, anche se nelle ore successive sarebbe peggiorata. Eppure il clima era di grande gioia: anche chi aveva fatto 4 ore di fila era felice e orgoglioso di essersi vaccinato. E le immagini video raramente possono mentire. In quelle file ci sono migliaia di sanitari che combattono il Covid tutti i giorni in prima linea, conoscono la sofferenza che il virus porta e anche l’importanza del vaccino per uscire da tutto questo. “Vacciniamoci, abbiamo visto troppe persone soffrire”, dicevano in tanti sanitari che hanno deciso di vaccinarsi per dare il buon esempio. E quanti di loro avrebbero fatto anche 20 ore di fila pur di far vaccinare anche i loro cari, consapevoli del “privilegio” di avere per primi il prezioso siero. Per giunta gratuito per tutti.

Dura l’invettiva del sindaco di Napoli Luigi de Magistris che anche in questa occasione ha sentito il bisogno di dire la sua senza aver mai dato un contributo nella gestione dell’emergenza. “Anche oggi file indegne di un Paese civile per vaccinarsi – ha detto – Regione Campania ed Asl hanno avuto settimane per organizzare un servizio che aspettiamo da mesi. Esseri umani, in particolare personale sanitario, in fila per ore al freddo e sotto la pioggia”. “Subiamo – prosegue – ormai la propaganda di loghi giganteschi, effigi, stemmi, spillette e passerelle politiche, ma ora basta: si sta superando la decenza. Già venivamo dall’esperienza indegna delle file per i tamponi -sottolinea il sindaco – si abbia ora la decenza istituzionale di chiedere scusa, porre rimedio e rispettare la nostra comunità cittadina”. E all’invettiva non ha aggiunto una proposta concreta per dare una mano.

Poi le lamentele delle sigle dei medici tra cui la Federazione italiana medici di medicina generale che hanno detto in una nota: “Non è accettabile per nessuno un’organizzazione che preveda di restare in fila sotto la pioggia per ore – dicono – Pur comprendendo tutte le difficoltà del momento riteniamo che almeno andrebbe evitata la fila all’esterno della Mostra. I medici di medicina generale, oltre ad essere molto provati sono stanchi di lamentarsi. Tuttavia vorremmo essere considerati persone”. A metà mattinata l’Asl comprendendo il disagio della coda a cui si è aggiunto il maltempo ha anche istallato dei gazebo per proteggere dalla pioggia.

Poi lo sdegno di parte del mondo della politica e l’immancabile Francesco Emilio Borrelli che “dopo le numerosissime segnalazioni ricevute con video e foto che testimoniano gli assembramenti all’esterno della Mostra d’Oltremare in occasione della campagna vaccinale per il Covid-19 riservata al personale sanitario ho ritenuto opportuno presentare un’interrogazione per conoscere i motivi di quanto sta accadendo e le eventuali responsabilità per quello che è successo”.

Tutto questo è su tutti i giornali e gira di social in social. Quello che è rimasto nel silenzio è che l’amministrazione dell’Asl sta lavorando alacremente da giorni per organizzare la grande campagna vaccinale. “Per noi non sono esistite vacanze di Natale, nemmeno un giorno”, dicono dall’Asl. Non si dice nemmeno che da giorni gli operatori preposti ai vaccini lavorano dalle 7.30 alle 23, con l’ausilio anche di tanti volontari che hanno compreso l’importanza dell’enorme campagna vaccinale.

Le file ci sono ma la procedura è davvero lunga. Prima c’è la preparazione delle fiale dai farmacisti con tutte le difficoltà che il farmaco impone in termini di temperature, poi la diluizione e la preparazione al millilitro delle siringhe. Poi c’è la raccolta dei dati, l’anamnesi da parte del medico vaccinale e poi ognuno deve aspettare 15 o 30 minuti dopo la somministrazione, in caso di problemi c’è anche il pronto soccorso che interviene con un anestesista. Insomma un tempo tecnico che per il momento nessuno scienziato è riuscito a risolvere.

“Il vaccino è l’unico modo per uscire da questo incubo e bisogna avere pazienza e aspettare”, ha detto Corvino che è stata aggredita da tanti che hanno ritenuto insufficienti le sue spiegazioni a quella “vergognosa” fila. Intanto oggi alla Mostra d’Oltremare alle 14 le 2mila dosi giornaliere a disposizione (cioè quelle scongelate) erano già finite. E anche questa sera il team preposto finirà di somministrarle intorno alle 23, ora in cui inizierà il briefing quotidiano per capire come fare meglio domani. Questo però nessuno lo sa, più facile limitarsi a criticare.

Ad ogni modo l’Asl ha già disposto che da domani, alle persone in fila saranno distribuiti numeri con finestre orarie così che possano ritornare nella finestra oraria giusta, senza aspettare per lungo tempo. “La direzione strategica dell’ASL Napoli 1 Centro sta anche valutando la creazione di ulteriori punti vaccinali sulla città di Napoli, così da affrontare al meglio le successive fasi, quando saranno chiamati a vaccinarsi centinaia di migliaia di cittadini – si legge ancora nella nota – Non bisogna tuttavia dimenticare che quello al quale si sta assistendo è la più imponente campagna di vaccinazione di massa mai realizzata, e che Napoli e la Campania stanno rispondendo alla sfida con orgoglio, determinazione ed efficienza”.

E la nota conclude amara: “È inaccettabile, e c’è davvero da rimanere sbigottiti, al cospetto di tanta ostinata arroganza nel criticare sempre e comunque, in particolare da parte di alcuni che farebbero meglio a tacere, avendo fatto di inefficienza ed incompetenza la propria bandiera”.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.