Il consumo di sostanze stupefacenti a Milano sembra ormai inarrestabile. La città si classifica ai primi posti in Europa per l’utilizzo di ketamina e droghe sintetiche. A confermarlo è un report sull’analisi della presenza di sostanze d’abuso nelle acque reflue condotte da parte del gruppo europeo Score, in collaborazione con l’agenzia europea per il monitoraggio delle dipendenze (Emcdda) e del laboratorio dell’Istituto Mario Negri diretto da Sara Castiglioni.

Non solo ketamina. Alti anche i livelli di cocaina, il cui utilizzo è in costante crescita dal 2016 e raggiunge il picco durante il weekend, superando in classifica Barcellona, Lisbona e Copenaghen.

Proprio di queste ore è la notizia del fermo di un medico 35enne denunciato dalla polizia per essere stato sorpreso a comprare metanfetamina da un pusher di 43 anni, a sua volta arrestato per spaccio di droga a Milano. Con sé aveva un grammo di Mdpv, una sostanza sintetica anche nota come “super coke” per i suoi effetti simili a quelli della cocaina ma più intensi.

Perché la super cocaina è così pericolosa? – Metilenediossipirovalerone (MDPV), anche conosciuto come super coke è una sostanza sintetica che, inibendo la ricaptazione della noradrenalina e della dopamina, provoca effetti stimolanti e modifiche delle percezioni. La polvere può essere sniffata o ingerita, ma viene più frequentemente fumata utilizzando una bottiglietta di plastica. Il MDPV è legato alla comparsa di gravi effetti collaterali come psicosi, mania di persecuzione, allucinazioni, schizofrenia transitoria fino a convulsioni.

Le anfetamine nella suola delle scarpe – La maggior parte delle droghe è stata trovata durante una perquisizione a casa dell’uomo. Dentro a taniche in cantina, in alcune cassette di sicurezza, dietro a una finta presa della corrente. E persino sotto alla soletta di una scarpa. In totale sono state rinvenute dalla polizia:

  • 3 litri di sostanza liquida Ghb: Comunemente conosciuta come “droga delle stupro”. Induce disinibizione, aumento della sensibilità tattile, aumento della capacità erettile nei maschi e una maggiore sensibilità al momento dell’orgasmo. Tra gli effetti avversi conosciuti si segnalano forti attacchi di nausea, vomito, confusione e difficoltà muscolari. Nei casi più gravi sono state osservate convulsioni, collasso e coma. In particolare l’interazione con alte dosi di alcool è molto pericolosa e può anche condurre alla morte per arresto respiratorio.
  • 80 grammi di Mefredone: Una sostanza di colore bianco, venduta generalmente sotto forma di cristalli, polvere o capsule; il suo odore è del tutto caratteristico ed assimilabile, a seconda della sua purezza, a quello della vaniglia o della candeggina. Provoca effetti stimolanti e anoressizzanti assimilabili a quelli delle anfetamine. Gli effetti collaterali più comuni sono digrignamento dei denti, pupille dilatate, scarsa concentrazione, allucinazioni ma sono stati riportati anche ansia, depressione, paranoia, pressione alta, sanguinamento nasale, sudorazione eccessiva, palpitazioni, nausea, vasocostrizione periferica.
  • 50 grammi di Mdpv: Conosciuta anche con il nome di “super coke” ha effetti molto più intensi della cocaina. Abbiamo già sopra riportato i pensanti effetti collaterali derivanti da questa sostanza. Inoltre, una volta finita la fase acuta, il down potrebbe durare parecchi giorni. Già dopo pochi utilizzi il rischio di dipendenza e di desiderio di ricominciare a drogarsi è molto molto alto.
  • 3 grammi di Ethylpentedrone: L’N-etilpentedrone è un composto chimico della classe del catinone sostituito. Dalla metà degli anni 2010, la NEP è stata venduta online come droga di sintesi. È l’analogo N-etile del pentedrone. Gli effetti sono molto simili a quelli dell’ecstasy.
  • 4 grammi di ketamina: Un farmaco anestetico che, assunto a dosaggi inferiori a quelli necessari per l’anestesia, agisce sul SNC (sistema nervoso centrale) come un potente psichedelico producendo una sensazione di dissociazione tra mente e corpo. La sostanza si presenta sotto forma liquida o di polvere biancastra. Ad oggi usata come anestetico in veterinaria. Le conseguenze indesiderate possono essere disorientamento, perdita delle sensazioni corporee e distacco quasi totale dalla realtà, stati di ansietà e crisi di panico. 
  • 10 grammi di ecstasy: Conosciuta anche con il nome di MDMA e molto diffusa in tutta Europa. Uno dei pericoli più gravi, che distingue in modo particolare questa classe di sostanze da altre classi di droghe, è costituito dall’elevata neurotossicità. Molto spesso gli individui che la assumono manifestano episodi, spesso fatali, relativi a psicosi paranoide, collasso cardiocircolatorio, emorragia cerebrale ed infarto. Fra assuntori di lungo periodo, si è notato lo sviluppo di danni epatici ed ipertermia spesso ad esito infausto.

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