La spaccatura è ormai sancita e il divorzio a un passo dall’ufficializzazione. La scissione all’interno del Movimento 5 Stelle è sempre più vicina: l’ultima svolta in questa direzione è avvenuta questa mattina, col capo politico reggente Vito Crimi che facendo seguito a quanto annunciato nella serata di giovedì ha comunicato ufficialmente il via libera alla votazione per il Comitato Direttivo del Movimento.

Se ad una prima ‘lettura’ Crimi sembra cedere alla richiesta del garante Beppe Grillo, in contrapposizione dunque a quanto auspicato dall’ex premier e ormai ex leader in pectore del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, in realtà dietro la mossa di Crimi c’è una spaccatura chiarissima.

Il reggente politico infatti non ha aperto le ‘urne digitali’ di Rousseau, l’associazione di Davide Casaleggio cara al fondatore Grillo, ma sulla nuova piattaforma SkyVote. Non solo: Crimi ha annunciato la prossima votazione su un nuovo blog (Movimento5stelle.eu) e non più sul Blog delle Stelle.

“Cari iscritti – si legge nell’avviso pubblicato sul nuovo sito – come richiesto dal Garante, Beppe Grillo, è indetta la votazione per il Comitato direttivo del M5s. Nei prossimi giorni saranno pubblicate le modalità e i tempi di presentazione delle candidature attraverso la nuova piattaforma di gestione degli iscritti e le date di svolgimento delle votazioni sulla nuova piattaforma di voto”.

Secondo un retroscena del Corriere della Sera, giovedì sera Conte parlando ai suoi ‘fedelissimi’ avrebbe chiarito che “se Grillo non torna indietro, indice la votazione del Comitato direttivo e presenta la sua cinquina di nomi è finita”. Insomma, la votazione sul Direttivo sancirebbe, con la vittoria dei candidati vicini al garante Grillo, la scissione del Movimento. In predicato di passare con l’ex presidente del Consiglio ci sono circa un centinaio tra deputati e senatori, che costituirebbero un nuovo gruppo parlamentare che farebbe riferimento ovviamente al nuovo partito di Conte.

Ma tornando alla votazione indetta da Crimi, c’è chi avanza dubbi sulla sua legittimità. A farlo è l’avvocato Lorenzo Borré, noto per avere già difeso diversi grillini ‘ribelli’ in casi di espulsioni. Per Borré la consultazione di Crimi potrebbe non essere valida: “Gli associati che si sono iscritti (tutti) attraverso un altro sito, come fanno a sapere che movimento5stelle.eu, è il “sito del movimento”, su cui, a norma di statuto, deve essere pubblicato l’avviso di convocazione delle consultazioni?”, chiede l’avvocato.

Giovedì a sostenere la richiesta di Grillo di votare sulla piattaforma Rousseau era arrivata anche una diffida da parte di alcuni eletti grillini nei confronti del Comitato di Garanzia del Movimento per avviare la procedura di riconsegna dei dati  alla piattaforma Rousseau e procedere così alla nomina del direttivo sul sistema di Casaleggio. 

Nella missiva, firmata tra gli altri dalla consigliera regionale laziale Francesca De Vito, dal consigliere napoletano ed ex candidato sindaco Matteo Brambilla e dalla ex probivira Raffaella Andreola, si diffidava il Comitato di garanzia “a a porre in essere quanto necessario per procedere agli adempimenti prodromici alle votazioni per consentire l’elezione dei componenti del Comitato direttivo tramite voto sulla piattaforma Rousseau”, oltre a diffidare il presidente del Comitato di Garanzia ad “astenersi dall’avviare le procedure per eventuali modifiche statutarie diverse da quelle indicate dagli Stati Generali”. 

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia