Finisce in tragedia il tentativo di rapina andato in scena nella notte nel centro storico di Napoli. Un minorenne è morto è un altro ragazzo è stato arrestato. I due erano stati sorpresi dalla polizia mentre cercavano di portare a termine una rapina. La vittima aveva 17 anni. L’altro ragazzo, arrestato, è il figlio di Genny a’Carogna, l’ultras napoletano salito agli onori della cronaca quando, nel 2014, fermò la finale di Coppa Italia all’Olimpico di Roma tra Fiorentina e Napoli per 45 minuti.

Le prime ricostruzioni riportano che intorno alle 4:30 due ragazzi stavano tentando di rubare un’auto a via Duomo, nei pressi della zona portuale, nel centro storico di Napoli. Un equipaggio dei Falchi è intervenuto nel corso della rapina a mano armata: i due rapinatori erano entrambi in possesso di pistola. Sarebbe scaturito un conflitto a fuoco. A terra è rimasto uno dei due rapinatori, 17enne, fino a poco fa ancora coperto dal lenzuolo bianco accerchiato dalla scientifica. L’altro ragazzo, 18 anni, è stato fermato e portato in questura. L’arma usata per la rapina è stata sequestrata.

Una seconda ricostruzione escluderebbe il conflitto a fuoco e precisa che il fatto si è verificato a via Duomo, all’altezza di via Marina. I due ragazzi, con il volto coperto dal casco, uno armato di pistola, avrebbero minacciato e tentato di derubare tre persone in un’auto ferma al lato della strada. Gli agenti, in transito per i normali servizi di controllo, avrebbero notato la scena e sarebbero intervenuti. Un poliziotto avrebbe fatto fuoco durante l’intervento uccidendo L. C., già noto alle forze dell’ordine, che a dicembre avrebbe compiuto 18 anni.

I due rapinatori erano del quartiere Forcella. L’arrestato è Ciro De Tommaso, figlio dell’ultras Genny a’Carogna, ora in carcere. Il giorno della finale di Coppa Italia a Roma il tifoso aveva imposto il blocco del match dopo che nel pomeriggio, nei pressi dello stadio, si erano verificati scontri tra ultras partenopei e romanisti. Ciro Esposito, tifoso napoletano, morì dopo un mese da quei fatti a causa dei colpi di pistola che lo avevano raggiunto. Gennaro De Tommaso, detto Genny a’Carogna, ritenuto vicino al clan camorristico Misso, è stato in seguito condannato per traffico di droga e ha scelto di collaborare con la giustizia. Le indagini sono coordinate dall’aggiunto Raffaello Falcone.

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