Sale a quattro il bilancio dei morti per coronavirus in Campania. Dopo i primi due registrati a Mondragone e San Prisco, nel Casertano, nelle ultime 24 ore ci sono state due vittime all’ospedale di Nola e in un’abitazione nei pressi di piazza Carlo III a Napoli.

LA DONNA DI OTTAVIANO – I tamponi analizzati dall’ospedale Cotugno, centro di riferimento regionale per il covid-19, hanno dato esito positivo. Il primo caso riguarda una donna di 84 anni residente ad Ottaviano e ricoverata all’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola. La signora era arrivata al pronto soccorso bruniano con problemi respiratori. Attiviate le procedure di sanificazione dei locali sanitari, chiusi temporaneamente, ed effettuate verifiche sul personale medico e infermieristico entrato in contatto con la donna. “Ma nessun medico è stato messo in quarantena” fanno sapere dalla direzione generale dell’Asl Napoli 3 Sud.

“IL FIGLIO NON E’ STATO IN LOMBARDIA” – “Aveva 84 anni e pregresse patologie” spiega il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, con una diretta dal proprio profilo Facebook. Il primo cittadino ha provveduto a disporre la quarantena per due condomini di Ottaviano, quello in cui abitava la donna e quello attiguo, oltre che per altre persone che hanno avuto contatti con la 84enne. Capasso chiarisce che “non è assolutamente vero che uno dei figli della donna deceduta sia stato di recente a Milano o al Nord Italia. Chiedo ai cittadini di attenersi alle informazioni diffuse tramite i profili facebook del sottoscritto o tramite i canali ufficiali del Comune”.

DECESSO CON DIRETTA SOCIAL – Il quarto caso riguarda una donna di 47 anni, affetta da epilessia, deceduta sabato sera, 7 marzo, poco dopo le 20. La sua positività al coronavirus, con il tampone effettuato dopo il decesso, è stata confermata dall’Asl Napoli 1 Centro al Riformista.  Il decesso della donna è stato immortalato sui social con due dirette-denuncia di un allarmismo senza precedenti. Filmati dove la povera vittima veniva ripresa mentre era adagiata nel letto con il fratello che denunciava quanto avvenuto nelle ultime ore di vita della donna. “Aveva l’influenza da una settimana e il medico di base, dopo essersi fatto spiegare i sintomi via telefono, non è mai venuto a casa per visitarla”. La situazione è precipitata nella giornata di sabato quando la donna, che – stando sempre a quanto spiegato dai familiari – pare fosse entrata in contatto con una persona già contagiata, ha accusato una forte crisi respiratoria. “Il 118 è arrivato in ritardo – denuncia il fratello – io le ho effettuato il messaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca, ma non è bastato”. “Sono stato io a chiedere al personale medico di eseguire il tampone dopo il decesso di mia sorella” prosegue l’uomo in auto-quarantena con i due genitori.

IL BILANCIO – I casi di coronavirus  positivi in Campania sono 115 stando all’ultimo bollettino diramato domenica sera intorno alle 22 dall’Unità di Crisi della Protezione civile della Regione Campania pubblicato in serata.

I RICOVERATI – Attualmente al Cotugno sono ricoverate 37 persone contagiate da Covid-19. Di queste cinque sono intubate, mentre altre cinque sono assistite da ossigeno-terapia. Il paziente uno napoletano, ovvero l’avvocato del quartiere San Carlo all’Arena, è in condizioni stabili.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.