Addio navigator. I 2500 professionisti chiamati ad affiancare i percettori del reddito di cittadinanza nella ricerca di un lavoro non vedranno rinnovati i loro contratti. La legge di bilancio non prevede infatti altri fondi per proseguire l’esperimento: il loro contratto, scaduto ad aprile, era stato prorogato dal decreto Sostegni fino al termine dell’anno.

La bozza della legge di bilancio visionata dall’Ansa che le Agenzie per il lavoro iscritte all’Albo e autorizzate dall’Anpal possano “svolgere attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari di reddito di cittadinanza”.

Il loro ruolo, scrive ancora l’Ansa, si affianca a quello dei centri per l’impiego ed è volto ad agevolare l’occupazione dei percettori di Rdc, esplicita la bozza che le include negli incentivi. Per ogni assunto è riconosciuto il 20% dell’incentivo previsto per il datore di lavoro.

L’addio ai navigator era stato preannunciato dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta in un’intervista al Corriere della Sera sul reddito di cittadinanza, in cui si annunciava l’intenzione di sostituirli con agenzie del lavoro private.

Per il ministro di Forza Italia “le agenzie private sono tante, circa 100 autorizzate, con una rete di 2.500 filiali sparse in tutto il Paese e decine di migliaia di dipendenti diretti. Non sono certo i poveri navigator, è gente che conosce il territorio. Questa è una vera riforma, quasi una rivoluzione, che ha visto la massima collaborazione di tutti i partiti della maggioranza, senza arroccamenti ideologici. Ne esce un assetto totalmente diverso”.

Parlando del reddito di cittadinanza, Brunetta ha quindi aggiunto che sul provvedimento bandiera dei 5 Stelle “è stata fatta una rivoluzione”, il vecchio sistema “era un’accozzaglia di confusione, ideologismi, soluzioni improbabili. In due anni e mezzo è costato 19,6 miliardi. L’importo medio erogato è cresciuto dell’11%, con una serie di abusi e distorsioni sul mercato del lavoro”, “ora chi non si presenta al centro per l’impiego ogni mese, se non ha ragioni valide, perde il sussidio o gli viene ridotto”.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.