“Cosa posso fare io per queste piccole creature morte in mare senza aver potuto capire il gesto delle loro madri che era quello di portarli via da una civiltà crudele?”, si è chiesta Nicoletta Parisi, 80 anni, della provincia di Catanzaro guardando in Tv le immagini di quel dramma umano avvenuto a pochi passi da lei. E allora ha deciso di fare qualcosa per dare una mano, almeno per dare una degna sepoltura a quei bambini innocenti. E così ha offerto lo spazio nella tomba di famiglia.

“In me sono scattati vecchi ricordi datati di cinquant’anni, quando nella guerra in Russia ho perduto mio zio che ha combattuto per la libertà. Non abbiamo mai più recuperato il suo corpo per dargli una degna sepoltura. Io voglio che a questi bambini sia data questa possibilità. Noi fondamentalmente su questa terra siamo tutti profughi e tutti abbiamo necessità di avere la Misericordia divina”, ha detto Nicoletta al Corriere della Sera. E così non ci ha pensato due volte: “Alcuni di questi bambini voglio che vengano tumulati nella mia cappella di famiglia”. La signora Nicoletta ha tre figli e gestisce una boutique sartoriale d’alta moda nel centro di Botricello, in provincia di Catanzaro. Da poco ha perso l’amato marito: “eravamo una coppia granitica”, racconta.

Ed è andata nella piccola cappella per “avvisare” il marito: “Sono andata al cimitero e gli ho detto: ‘Tra qualche giorno non sarai più solo, verranno a farti compagnia alcuni bambini’”. La signora ha sempre creduto tanto nella solidarietà soprattutto nella sofferenza. “Della mia decisione non ho informato neanche il parroco del paese — dice Nicoletta — solo il sindaco, Saverio Puccio, perché ho pensato che questo fosse un aspetto umano, certamente, ma ho ritenuto che fosse più una pratica amministrativa nel senso che c’era la necessità di dare subito un posto per far “riposare” in pace queste creature”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.