L'iniziativa
Ombre russe e ingerenze straniere, ddl Lombardo-Calenda: le elezioni potranno essere sospese
Azione propone una legge per contrastare le eventuali ingerenze ostili sul voto europeo (e italiano). Il senatore Marco Lombardo: “Siamo in aperta guerra ibrida e non abbiamo strumenti per difenderci”

Il caso Romania insegna: i tentativi – soprattutto di matrice russa – di infiltrare, influenzare e perfino capovolgere le dinamiche della politica europea sono sotto gli occhi di tutti. Dalle autocrazie, dai servizi segreti, dalle organizzazioni in mano a oligarchi criminali partono operazioni di disinformazione e di ingerenza sempre più gravi ed evidenti.
Gli agenti di influenza russi dilagano nei talk show e i bot si decuplicano sui social. C’è il fondato timore che anche le elezioni italiane possano subire influenze straniere. Ecco perché Azione, con il senatore Marco Lombardo, insieme con Matteo Richetti, Ettore Rosato e Carlo Calenda hanno presentato ieri alla Camera una proposta di legge per porre un argine al fenomeno. Parliamo dell’istituzione di uno “scudo democratico a difesa del libero esercizio del diritto di voto”. A parlarne per primo, in una conferenza stampa presentativa, è stato il leader di Azione, Carlo Calenda. Una norma che vedrà coinvolti «l’Agcom, esperti tecnici terzi, i servizi perché noi dobbiamo essere in grado di capire le manipolazioni che avvengono sui social attraverso l’intelligenza artificiale – spiega Calenda – Oggi siamo disarmati: con questo ‘scudo democratico’ domani almeno i cittadini saranno in grado di sapere quali manipolazioni ci sono sulla loro democrazia».
L’obiettivo della legge è quello di contrastare le ingerenze straniere che si manifestano attraverso propaganda e manipolazione del dibattito democratico. Prima di tutto attraverso l’istituzione di comitati di analisi per contrastare la disinformazione. Le piattaforme informative (giornali, organi di informazione, social network, etc.) individuati in base a criteri quantitativi e qualitativi si dovranno dotare di un comitato di analisi composto da dieci soggetti estratti a sorte da un elenco nazionale di esperti, di formazione tecnica e giuridica, con i seguenti compiti: contrastare le attività di ingerenza esterna volte alla manipolazione del consenso politico, attraverso la produzione, promozione e diffusione di informazioni false o distorte; verificare i contenuti diffusi (anche in base alla segnalazione degli utenti), rettificare e rimuovere quelli falsi e ingannevoli e bloccare l’operatività degli utenti ripetutamente coinvolti nelle attività di disinformazione; segnalare e interdire l’uso manipolatorio di sistemi di intelligenza artificiale e di compagne organizzate e coordinate di diffusione dei contenuti falsi, distorti e ingannevoli, evidenziando anche l’origine geografica di tale attività; riferire periodicamente all’Agcom sulle attività svolte e promuovere buone pratiche tra gli utenti delle piattaforme sottoposte al loro controllo.
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni vigila sul rispetto degli obblighi di legge da parte delle società ad essi sottoposte e sull’attività dei rispettivi comitati di analisi. Il Dis invece vigila sulle attività di disinformazione e ingerenza esterna, trasmettendo alle Camere una relazione trimestrale sulle attività rilevate nell’ambito della propria attività. Qualora l’Agcom nei tre mesi antecedenti o successivi a una competizione elettorale, su segnalazione di almeno un quinto dei comitati di analisi, ravvisi la sussistenza di una campagna organizzata di disinformazione attraverso attività di ingerenza esterna invia una relazione informativa alle camere e al Presidente del Consiglio dei ministri. Nel caso in cui l’Agcom e il Dis segnalino a Parlamento e Governo una massiccia attività di ingerenza esterna, inizia un iter che può portare alla sospensione/annullamento delle elezioni di Camera, Senato e membri spettanti all’Italia nel Parlamento europeo.
Il presidente del Consiglio dei ministri riferirà alle Camere entro tre giorni circa la sussistenza, la natura, l’origine e l’entità delle attività di ingerenza esterna individuate. Gli elementi di prova saranno pubblicati sul sito istituzionale del Governo e trasmessi all’Autorità giudiziaria al fine di valutare eventuali responsabilità penali da parte dei soggetti coinvolti. Dove ravvisi che le attività di ingerenza documentate abbiano pregiudicato irreversibilmente l’integrità del processo democratico, il Parlamento potrà deliberare, a maggioranza dei due terzi dei componenti, la sospensione e l’aggiornamento del procedimento elettorale. Proprio come è accaduto in Romania. Richiesto, nel disegno di legge, un fondo di dotazione di 20 milioni per il funzionamento attuativo del provvedimento.
Calenda, sollecitato dai cronisti, è intervenuto anche in merito alla richiesta di Elon Musk di incontrare il presidente della Repubblica: «Credo che i livelli siano talmente diversi, poi alla fine decide Mattarella ma credo che Musk non abbia chiaro come funzionano le istituzioni in Italia, credo che vada tenuto lontano dall’Italia, è una persona estremamente pericolosa ed estremamente instabile e le cose che ha detto e scritto sulla democrazia, sull’Ucraina e sulla Nato sono talmente gravi che più lontano rimane dall’Europa meglio stiamo tutti».
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