L’Ucraina nella Nato “è un qualcosa che non succederà” mentre “stiamo lavorando per ridare al Paese le terre perse” durante la guerra e con Zelensky “firmeremo un accordo sulle terre rare“. Infine stilettate nei confronti dell’Unione Europea, colpevole di “essere stata molto negativa nei nostri confronti”. Parole di Donald Trump nel corso dell’incontro alla Casa Bianca con il premier britannico Keir Starmer. Un summit che precede solo di poche ore quello con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, atteso a Washington per venerdì 28 febbraio.

Nella conferenza stampa prima del “pranzo di lavoro”, Starmer ha rassicurato sulla trattativa per la fine della guerra in Ucraina parlando di un “cambio di rotta” di Trump e aprendo alla possibilità di “raggiungere un accordo storico” per la fine del conflitto che va avanti da tre anni. Il presidente americano ha poi negato di aver etichettato Zelensky come “un dittatore“. “Non posso credere di averlo detto, domanda successiva” ha chiosato il tycoon.

Guerra Ucraina: “Solo io parlo con Putin”

Tornando al presunto “accordo storico“, Starmer sottolinea ai media che “abbiamo parlato e parleremo su come lavorare assieme per garantire che questo accordo sia qualcosa che non venga violato, perché è importantissimo che ci sia un accordo e che lo si rispetti”. Trump appare fiducioso: “Penso che siamo molto avanti sull’accordo, ma non lo abbiamo ancora raggiunto. Ecco perché non mi piace parlare di mantenimento della pace fino a quando non abbiamo raggiunto un accordo per far avanzare le cose” e assicura che il presidente russo Vladimir Putin “non invaderà nuovamente l’Ucraina”, rivendicando che “se non fossi stato eletto io, nessuno avrebbe parlato con Putin”, ha aggiunto. Nessuna possibilità, per Trump, che l’Ucraina entri nella Nato, così come chiesto da tempo dall’Unione Europea. L’obiettivo “numero uno” è quello di porre fine ai combattimenti perché “migliaia di soldati” sono andati perduti.

Trump contro l’Ue: “Ci vendono loro auto ma non possiamo vendere nostre”

Poi l’attacco a testa bassa a Bruxelles, annunciando che dal 2 aprile “avremo dazi reciproci. L’Ue è dura con gli Stati Uniti sul commercio, non ci piace come tratta le nostre aziende”, criticando poi l’imposizione dell’Iva. “Abbiamo avuto problemi con l’Unione Europea a causa dei dazi e di molte altre tasse. L’Ue ha citato a giudizio le nostre aziende (Apple, ndr) ed è stata una decisione ridicola. Non ci piace come l’Europa sta trattando il nostro popolo, le nostre aziende. Ci vendono le loro auto ma non possiamo vendere le nostre. Non è una relazione buona, dovremo istituire dei dazi reciproci. Lo avrei fatto anche prima ma nel mio primo mandato c’è stato il Covid”.

L’invito di Re Carlo III

Dopo aver ricordato, entrambi, i rapporti storici tra Usa e Gran Bretagna, Starmer ha consegnato a Trump una lettera del Re Carlo III, in cui il sovrano lo invita a una visita di Stato, che sarebbe la seconda per Trump nel Regno Unito dopo quella del 2019.

 

 

 

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