Lo strano caso
Omicidio stradale, le differenze tra Pietro Genovese e Alice Nobili

L’eccesso di informazione finisce per disinformare soprattutto quando ci sono mille pesi e mille misure. Sull’omicidio stradale di corso Francia a Roma i giornaloni si stanno sbizzarrendo a fornire un diluvio di particolari anche saccheggiando dai profili social dei protagonisti e celebrando un vero e proprio processo mediatico. Voglio ricordare qui un altro omicidio stradale che invece fu secretato dalla procura di Milano e dai media. A ottobre del 2018 Alice Nobili figlia di due magistrati Alberto Nobili e Ilda Boccassini investì e uccise in viale Montenero un medico. Il capo dei vigili urbani ex responsabile della polizia giudiziaria della procura intervenne personalmente sul luogo dell’incidente e non è credibile che lo faccia per tutti i sinistri. Non venne eseguito l’alcol test che fanno a tutti i comuni mortali. L’indagine affidata a un pm sostituto procuratore quindi sottoposto dei due aggiunti fu blindata e non si è saputo più nulla. Abbiamo avuto a che fare con una vicenda da nomenklatura tipo Unione Sovietica che non fa certo onore né alla procura e nemmeno ai giornali che spesso quando ci sono di mezzo i magistrati chiudono un occhio e l’altro pure.
Come è accaduto di recente per i mutui agevolati concessi dalla banca di Bari insieme agli scoperti fino al 26 per cento e come è successo per il silenzio calato sul “mercato delle vacche” dell’estate scorsa. Ed è di quel Csm che si chiede l’intervento adesso a tutela del procuratore Gratteri al quale nessuno spiega che il suo incarico non comporta pure quello di redattore capo nei quotidiani del mandamento giudiziario.
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