Dal Cremlino
Il ‘pacifista’ Putin che pensa ai negoziati dopo l’offensiva militare: “Meglio agirà l’esercito russo, prima si risolverà il conflitto in Ucraina”
Non si dica che non voglia la pace. Avrà pure scatenato l’invasione totale dell’Ucraina, tentato di rovesciare il governo di Kiev, bombardato case e abitazioni, mandato al massacro decine di migliaia di soldati russi, ucciso civili ucraini, ma ora Vladimir Putin dice di volere ambire alla pace. Ovviamente la sua pace. E per farlo ha pensato bene di dichiarare come vuole arrivarci: più efficacemente agiranno le forze armate russe al fronte, prima sarà possibile risolvere “pacificamente” il conflitto in Ucraina. Quindi, di fatto, vuole conquistare altro territorio ucraino – con altri morti, altra distruzione – in modo da avere maggiori vantaggi negoziali nelle possibili trattative future.
Offensiva russa, Putin e la risoluzione della guerra in Ucraina
Putin, davanti ad alcuni comandanti militari, ha parlato del conflitto in Ucraina, sfoderando la sua solita visione e propaganda: “Dal 2014, quando abbiamo cercato di risolvere pacificamente questo conflitto, purtroppo nulla ha funzionato e siamo stati costretti a iniziare a proteggere la nostra gente in questi territori con l’aiuto delle forze armate”. Oggi la situazione al fronte pare sorridere ai russi, con il presidente russo che ha sottolineato come l’esercito russo stia avanzando su tutti i settori della linea di contatto.
Il capo del Cremlino ha poi spiegato il motivo dietro al cambio nei vertici militari del paese. Con Serghei Shoigu spostato dal ministero della Difesa al Consiglio di sicurezza e l’economista Andrei Belousov che ha preso il suo posto. Per Putin una decisione ragionata visto che “la spesa militare è in crescita”, e Belousov “capisce perfettamente come inserire l’economia militare nell’ambito di quella generale del paese”, riporta Ria Novosti. “Siamo obbligati a gestire in modo efficace i fondi stanziati per il ministero della Difesa”, ha concluso Putin.
Putin e le trattive per la pace, il piano russo secondo gli Stati Uniti
A Kiev, da ieri è presente Antony Blinken. Il segretario di Stato Usa, oltre a sfoggiare il suo talento con la chitarra in un pub della capitale ucraina, ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky e le autorità del paese. Il Guardian riporta una frase rilevante di Blinken che dimostra come la vedano gli Stati Uniti sulla sincerità del Cremlino: “Se Putin mostrasse interesse a impegnarsi seriamente nei negoziati, sono sicuro che gli ucraini risponderebbero”.
Per alcuni funzionari statunitensi, citati da Politico, Putin sta mobilitando nuove unità militari, oltre che a munizioni da parte di Pechino, e sta spingendo per un’offensiva importante con l’obiettivo di costringere Kiev al negoziato: “Potrebbe non essere la vittoria che Putin voleva originariamente – ovvero la presa totale dell’Ucraina – ma entro la fine di quest’anno, potrebbe essere in grado di utilizzare i suoi guadagni per negoziare condizioni favorevoli per Mosca”. Sempre secondo Politico, nei prossimi mesi – durante l’estate – l’esercito russo potrebbe essere rinvigorito dall’ingresso di nuove truppe, nuovi combattenti paramilitari che in passato agivano con il gruppo Wagner. Elementi che potrebbero dare “alla Russia la capacità di spingersi verso Kharkiv”.
E non si dica che Putin non voglia la pace.
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