Un’ intervista durata un’ora e mezza quella rilasciata da Papa Francesco a Radio Cope, l’emittente della Conferenza episcopale spagnola, in cui affronta diversi temi. Ossia le voci sulle sue presunte dimissioni, l’operazione al colon dello scorso luglio, la crisi in Afghanistan fino all’eutanasia e alla riforma della Curia.

Nei giorni scorsi erano infatti circolate delle indiscrezioni sull’interruzione del suo Pontificato dopo quasi 9 anni. Smentite categoricamente da Bergoglio: “Certe voci mi arrivano in ritardo, non ne avevo nemmeno idea” ha sottolineato. “Mi hanno detto persino che la settimana scorsa la cosa ‘era molto diffusa’. Ho risposto che non ne avevo idea, perché io leggo solo un quotidiano la mattina, il giornale di Roma, e lo leggo perché mi piacciono i titoli che fanno, e basta. Non entro in questo gioco. Non guardo la televisione. Nel corso della giornata ricevo una relazione sui fatti del giorno, ma ho scoperto molto più tardi, alcuni giorni più tardi, che giravano voci delle mie dimissioni. Ogni volta che un Papa sta male c’è un vento, un uragano, di conclave”. 

L’intervento al colon 

Durante l’intervista il Santo Padre parla dell’intervento al colon a cui si è sottoposto lo scorso 4 luglio all’Ospedale Gemelli di Roma, lasciandosi andare anche a qualche battuta. Un’operazione programmata, come da lui stesso evidenziato, rivelando inoltre che un infermiere gli ha salvato la vita insistendo affinché si operasse: una scelta provvidenziale, che ha portato a scoprire una situazione necrotica e all’asportazione di 33 centimetri di intestino. “Adesso posso mangiare di tutto, qualcosa che prima non potevi con i diverticoli” ha sottolineato. Sta ancora prendendo le medicine postoperatorie “ma la vita è normale, conduco una vita totalmente normale” ha spiegato il Papa.

Infatti il Pontefice si recherà in Slovacchia e in Ungheria per un viaggio apostolico tra il 12 e il 15 settembre, in merito al quale ha detto che non sa se incontrerà il primo ministro ungherese Orban.

La crisi in Afghanistan

Bisogna porre fine alla politica irresponsabile di intervenire dall’esterno e costruire la democrazia in altri Paesi, ignorando le tradizioni dei popoli“. Citando la premier tedesca Angela Merkel, Papa Francesco commenta così la guerra in Afghanistan, che si è conclusa con il ritiro della coalizione occidentale. Un giudizio “lapidario”, quello della Merkel ma che, ha affermato Francesco, “penso dica molto. Che ognuno lo interpreti. Ma lì mi sono sentito con una saggezza di fronte a ciò che ha detto questa donna“.

Il Pontefice è certo dell’impegno della diplomazia vaticana a favore della popolazione: una situazione indubbiamente “difficile”, quella afghana. “Credo che come pastore dovrei chiamare i cristiani a una preghiera speciale in questo momento. È vero che viviamo in un mondo di guerre, si pensi allo Yemen, per esempio. Ma qui si tratta di qualcosa di molto speciale, ha un altro significato. E cercherò di chiedere ciò che la Chiesa chiede sempre nei momenti di maggior difficoltà e crisi: più preghiera e digiuno“.

Per ciò che riguarda il ritiro dell’Occidente, il Papa ha risposto: “Questo è lecito ma l’eco che ha in me è un’altra cosa”, spiegando: “Quanto si vede, non sono state prese in considerazione tutte le eventualità, a quanto pare, non voglio giudicare. Non so se ci sarà o meno un cambiamento di strategia, ma sicuramente c’è stato molto inganno da parte, forse, delle nuove autorità. Dico inganno o tanta ingenuità, non capisco“.

Il santo Padre si è poi espresso anche sulla Cina: Sono convinto che non si deve rinunciare al dialogo anche se sai che ti possono ingannare. Ora sappiamo che con la Cina si può dialogare”.

Il Papa sull’eutanasia

Nel corso dell’intervista rilasciata alla radio spagnola Cope, Papa Francesco parla anche di temi etici come quello sull’eutanasia, considerando le leggi entrate in vigore di recente in Spagna, che l’hanno resa legale. “Ciò che è inutile viene scartato. I vecchi sono materiale usa e getta: sono una seccatura. Anche i malati più terminali; anche i bambini indesiderati, e vengono mandati al mittente prima di nascere”, afferma il Papa. “La Chiesa chiede di aiutare a morire con dignità rispettando la vita” ha detto Bergoglio, che ha poi aggiunto: “sull’aborto ci vuole rispetto: è sempre una vita umana, è giusto uccidere una vita innocente? È giusto noleggiare un sicario?”

La riforma della Curia e il processo in Vaticano

Papa Bergoglio sta lavorando su tre questioni principali: la riforma della Curia romana, una maggiore trasparenza delle finanze vaticane e la prevenzione di casi di abusi all’interno della Chiesa. Per ciò che riguarda la riforma della Curia, Il Pontefice ha assicurato che “sta procedendo passo dopo passo e bene”.

Mentre sulla questione del cardinale Becciu, principale indiziato del processo in corso in Vaticano sull’utilizzo dei fondi della Segreteria di Stato, ha dichiarato: “Io desidero con tutto il cuore che Becciu sia innocente. È stato un mio collaboratore e mi ha aiutato molto. È una persona che stimo la mia è una maniera affettiva di presunzione d’innocenza. Ora sarà la giustizia a decidere.

Roberta Davi

Autore