Dopo Roma è il turno di Torino, ma il rischio è che ‘a cascata’ saltino tutte le possibilità di accordo per le prossime amministrative in autunno. Il sindaco 5 Stelle del capoluogo piemontese, Chiara Appendino, ha infatti annunciato oggi, in un video pubblicato su Facebook, che “l’unico scenario che mi sento di escludere al 100% è che noi appoggiamo il Pd al ballottaggio”.

Il primo cittadino di Torino sottolinea infatti che “i matrimoni combinati non funzionano. O costruisci un progetto politico prima in cui tutti credono e che crea coinvolgimento, oppure non funzionano. Non funzionano certamente in dieci giorni tra il primo e il secondo turno”.

La Appendino da tempo spingeva per una alleanza giallorossa, sulla scia del governo Conte II, ma già dal primo turno.

L’esponente del Movimento 5 Stelle tira quindi in ballo Giuseppe Conte, l’ex premier e leader ‘in pectore’ dei pentastellati, grande sconfitto e soprattutto grande assente nella trattativa per Roma, dove in extremis ha preso atto dell’impossibilità di far convergere la base grillina su Nicola Zingaretti come candidato unitario del fronte PD-M5S.

Appendino infatti ha chiarito di voler ripartire “da quello che ci ha detto sabato Conte, che si sarebbe preso qualche ora per verificare se ci fossero le condizioni a livello nazionale con gli alleati del Conte 2 per procedere con quella esperienza anche a livello territoriale. Mi sembra evidente, alla luce della risposta che ha dato il segretario Letta, che questa volontà non ci sia. Se ne assumono la responsabilità”.

Alle parole del sindaco ha prontamente replicato il segretario cittadino del Pd, Mimmo Carretta, che ha ricordato invece come “i cittadini torinesi non meritano certe prese di posizione cariche di astio e rancore. E non meritano nemmeno di essere trattati come robot da comandare a bacchetta”.

Sullo sfondo c’è quindi la possibilità per il centrodestra di strappare la città a Movimento 5 Stelle e Partito Democratico: per il capoluogo piemontese infatti Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno trovato l’accordo sulla candidatura dell’imprenditore del food&beverage Paolo Damilano.

E per quanto riguarda i 5 Stelle, un nome di fatto ancora non c’è: Appendino ha spiegato oggi che si seguirà un percorso “che vede una continuità amministrativa rispetto a questi 5 anni oppure la ricerca di una personalità di spicco o comunque una figura della società civile”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia