“Ho appena appreso dai sanitari dell’Asp di Ragusa che a Pozzallo altri 64 migranti sono risultati positivi al coronavirus. Tutto questo in un solo giorno! Spero che adesso si capisca perché da mesi parliamo della necessità di un protocollo sanitario e di pesanti sottovalutazioni da parte di Roma“. Lo ha reso noto l’assessore alla Salute della Regione Sicilia Ruggero Razza in un post pubblicato sul suo profilo Facebook.

“Le (non) decisioni adottate stanno contribuendo drasticamente al contagio continuo dei migranti tra loro con pesanti ripercussioni in termini di sicurezza. Spero che ora tutti comprendano che nessuno ha mai voluto strumentalizzare alcunché: semmai si sta verificando semplicemente quello che avevamo rappresentato da subito alle autorità competenti. Basta. La Sicilia non lo merita!”, ha aggiunto l’assessore Razza.

“Due allontanamenti in pochi giorni mi lasciano perplesso e non possono più essere accettati. Può un sindaco inseguire i migranti? E’ assurdo. Se questo dovesse ancora accadere saremo io e i consiglieri comunali a presidiare personalmente l’hotspot a supporto delle forze dell’ordine. Ci piazzeremo lì con una tenda: una forma di protesta si’, ma concreta. Sicurezza e ordine pubblico prima di tutto”. Lo ha detto all’Italpress il sindaco di Pozzallo Luigi Ammatuna commentando il nuovo dato dei migranti positivi al Coronavirus, salito a 64 in un solo giorno, e le fughe dei giorni scorsi dall’hotspot. “Se dal punto di vista sanitario – e lo dico da medico – la situazione è sotto controllo, con i migranti positivi chiusi in isolamento, dal punto di vista dell’ordine pubblico e della sicurezza siamo in emergenza – aggiunge il primo cittadino -. Siamo stati e continueremo a essere la città dell’accoglienza perché non vogliamo confonderci con chi utilizza i migranti per fini elettorali, ma così come noi garantiamo i diritti di chi viene accolto, è importante che vengano assicurati quelli di chi accoglie”, aggiunge Ammatuna. “Oggi, comunque – ha aggiunto il primo cittadino -, in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica mi è stato assicurato che sarà potenziato il controllo dell’hotspot”.

LA FUGA – A fuggire lunedì 10 agosto sono stati in 15, due dei quali sono stati però rintracciati dalla polizia locale della cittadina ragusana. “Non si può non manifestare grande preoccupazione per queste continue fughe – dice Ammatuna -. Non è compito del sindaco entrare nel merito dell’organizzazione e della sicurezza della struttura. È però compito del sindaco chiedere maggiore tranquillità per i propri cittadini. Ecco perché la città chiede maggiore sicurezza per impedire la fuga di una tipologia di immigrati, gran parte tunisina, che ha il solo unico fine di fuggire e non rispettare le leggi del Paese che li ha accolti, forse anche perché esasperati da continue quarantene a cui sono sottoposti”.

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