Preoccupati “da alcune delle posizioni che l’Italia sta assumendo in merito ai diritti Lgbtq“. E’ quanto espresso dal primo ministro del Canada Justin Trudeau nel corso dell’incontro bilaterale con la premier Giorgia Meloni a margine del vertice del G7 a Hiroshima, in Giappone. Secondo i media canadesi, Trudeau ha avanzato le proprie perplessità alla presidente del Consiglio dopo le ultime vicende di cronaca susseguitesi nel corso dell’ultimo anno, come quelle avvenute lo scorso marzo quando attivisti per i diritti gay hanno denunciato come “omofobiche” le politiche del governo italiano in materia di famiglia e diritti genitoriali da parte di coppie dello stesso sesso.

Meloni che, come evidenziato nel comunicato della presidenza del Consiglio canadese, ha rassicurato il collega Trudeau sottolineando che l’Italia “rispetta le indicazioni fornite dalla magistratura, e la sua posizione non è cambiata rispetto a quella dei precedenti governi”. Il Corriere.it racconta l’imbarazzo della premier all’ammonimento, inatteso, ricevuto dal primo ministro canadese. La premier non se lo aspettava, rivolge uno sguardo molto perplesso e contrariato alla telecamera (come cristallizza la foto sotto), poi la replica tutta formale.

Immediate le reazioni politiche. “Trudeau ha espresso preoccupazione a Meloni per la situazione dei diritti lgbtqia+ in Italia. Meloni farebbe bene a ricordare che al G7 non c’è Orban, non c’è Duda, ci sono i leader del mondo occidentale dove i diritti sono patrimonio comune. Quella fuori posto è solo lei”. Così su Twitter il deputato del Partito democratico, Alessandro Zan.

Sulla vicenda interviene anche Riccardo Magi di +Europa: “Da italiano e da europeo sono sinceramente imbarazzato. Siamo nel 2023, al G7, tra i grandi del mondo, e ancora dobbiamo essere richiamati per i diritti negati alla comunità Lgbti+. Imbarazzato perché rispetto al Canada e a un premier liberale, quale è Justin Trudeau, che nel corso della sua amministrazione ha legalizzato la cannabis, l’Italia è il buco nero d’Europa sui diritti. Imbarazzato per le persone Lgbti+ che vivono in Italia e per l’isolamento internazionale a cui il governo Meloni sta relegando il nostro Paese”.

 

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