Il conflitto-boomerang
Putin ammette le difficoltà in Ucraina, situazione “estremamente difficile” nei territori annessi: stretta sulla sorveglianza interna
La guerra in Ucraina, giunta ormai al 300esimo giorno, si fa per la Russia sempre più complicata, un pantano da cui uscire vittoriosi appare ormai come una chimera, soprattutto se si ritorna ai primi giorni di conflitto, quando le truppe russe erano a pochi chilometri dalla capitale Kiev.
Ne è cosciente lo stesso presidente Vladimir Putin, costretto ad ammettere lunedì sera, in occasione della Giornata del lavoratore negli organi di sicurezza dello Stato, che “la situazione nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia è estremamente difficile”.
Il riferimento è alle quattro regioni che Mosca ha annesso illegalmente con un referendum farsa lo scorso settembre, stesso modus operandi già messo in campo nel lontano 2014 per l’annessione della Crimea.
Non è un caso dunque se lo stesso Zar abbia ordinato all’Fsb, i Servizi federali di sicurezza eredi del Kgb sovietico, di intensificare la sorveglianza della società russa e delle frontiere del Paese per contrastare quello che considera “l’emergere di nuove minacce” dall’estero.
⚡️”The situation in Donetsk and Luhansk People’s Republics, Kherson, Zaporizhzhia regions is extremely difficult”, – Putin. pic.twitter.com/ARNvqqwWnl
— FLASH (@Flash_news_ua) December 20, 2022
Il sentore al Cremlino è che l’andamento negativo del conflitto e le difficoltà economiche interne, causate dalle sanzioni internazionali imposte contro Mosca, possano generare un clima interno difficile da controllare per il regime. Ovviamente nel suo messaggio ufficiale Putin ha utilizzato parole diverse: il presidente russo ha giustificato questa scelta parlando di “emergere di nuovi rischi e minacce” che “pongono requisiti elevati all’intero sistema degli organi di sicurezza della Russia”, e che per questo è necessario “rafforzare ulteriormente il vostro lavoro nei settori chiave e utilizzare al massimo le vostre potenzialità operative, tecniche e umane”, ha detto nel video messaggio in occasione della Giornata del lavoratore negli organi di sicurezza dello Stato.
Nei giorni scorsi per fare fronte al morale sottoterra dei militari impegnati in prima linea sul fronte ucraino, che da mesi registrano perdite umane enormi e che da settimane devono fare i conti anche con l’arrivo del freddo invernale, la ‘trovata’ del Cremlino era stata quella di inviare due “reparti di artisti”, soldati reclutati tramite la mobilitazione parziale ma anche “artisti professionisti che si sono arruolati in maniera volontaria” con l’obiettivo di fornire intrattenimento ai militari impegnati nella “operazione militare speciale”.
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