Vladimir Putinha seppellito la Russia, ha fottuto tutti e tutto, l’intero Paese, l’intera popolazione”. Sono le parole al veleno che si scambiano nel corso di una conversazione telefonica l’oligarca russo Farkhad Akhmedov, ex membro del Consiglio della Federazione russa, e il produttore musicale Iosif Prigozhin.

Una conversazione il cui audio è stato diffuso dai media ucraini e dalla Novaya Gazeta Europa, intercettata e poi diffusa sui media probabilmente dai servizi segreti di Kiev che desta scalpore perché evidenzia un fatto nuovo: il sostegno interno tra le “alte sfere” dell’imprenditoria russa nei confronti dello Zar sta scemando dopo oltre un anno di guerra in Ucraina, che sta costando al Paese un pesante isolamento internazionale e dure sanzioni.

Durante la conversazione, che sarebbe avvenuta circa due mesi fa, Akhmedov e Prigozhin si mostrano scettici e preoccupati per le prospettive del Paese di fronte alle sanzioni internazionali, mostrando inoltre una elevata insoddisfazione per quanto sta accadendo da ormai 13 mesi in Ucraina, sottolineando nel corso della telefonata che il loro timore è condiviso tra l’élite russa.

Non c’è dubbio che abbiano mandato a put….e il Paese”, dice l’interlocutore identificato come Iosif Prigozhin riferendosi al presidente russo Putin e alla sua cerchia più ristretta di fedelissimi consiglieri.

Stanno incolpando Sergei Shoigu per tutto. Lo stanno chiamando un pezzo di m….a, ovviamente alle sue spalle”, aggiunge ancora l’oligarca Akhmedov. Il miliardario quindi consiglia a Prigozhin di “vendere tutto” e lamenta che la sua carta è stata bloccata, mentre la sua barca “marcisce” e i media “scrivono che sono un caro amico di Putin! Fan….o. L’ultima volta che ho visto Putin è stato nel 2008”.

La telefonata è stata smentita da Iosif Prigozhin, che ha detto che la sua voce è stata in parte ricreata usando l’intelligenza artificiale e i network neurali. “Mentre ascoltavo l’audio, anch’io quasi credevo di essere io, le tecnologie odierne, le reti possono essere utilizzate per falsificare non solo una voce ma una conversazione”, ha detto il produttore musicale.

Una smentita a cui non crede neanche l’Fsb, il servizio segreto russo. Una fonte interna avrebbe infatti ammesso che la registrazione della telefonata “è autentica, la dirigenza dell’Fsb ha recentemente tenuto una riunione e ha ordinato ai subordinati di agire”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia