Governatore contro linea delle "mezze misure e del tempo perso"
Quarantene e Super Green Pass, De Luca contro Draghi: “Vaccino obbligatorio o lockdown per no vax”
Restrizioni “insufficienti” che danno continuità alla linea delle “mezze misure e del tempo perso” creando contemporaneamente “una confusione indescrivibile, ingestibile e incontrollabile”. E’ un Vincenzo De Luca come al solito senza fronzoli quello che commenta il nuovo decreto legge del Governo Draghi per fronteggiare l’emergenza covid-19.
“Al di là delle misure relative a tamponi e tempi di quarantena che prendono atto della realtà di fatto, le misure del Governo per l’emergenza Covid appaiono del tutto insufficienti” tuona il governatore della Campania. “Si prosegue sulla linea delle mezze misure e del tempo perso, e contemporaneamente, di una confusione indescrivibile, ingestibile e incontrollabile”.
In tre punti, De Luca contesta le decisioni prese dal Governo che entreranno in vigore dal 10 gennaio prossimo. “Dopo un analogo atteggiamento a fine novembre, anche oggi si decide di rendere esecutivi i provvedimenti fra 15 giorni. E’ proprio inevitabile questa irresponsabile perdita di tempo?” chiede.
Poi aggiunge: “Dal punto di vista della Campania – la regione a più alta densità abitativa e perciò a più alto rischio – non si riscontrano decisioni utili e ragionevoli per frenare il contagio, senza penalizzare né i vaccinati né l’economia. E’ indispensabile decidere subito l’obbligatorietà della vaccinazione, o, comunque, un lockdown per i No-Vax “lungo, serio e controllato”.
Infine l’aspetto relativo alla pressione ospedaliera e al rischio chiusura dei reparti ordinari: “E’ vero che l’enorme crescita dei positivi non si traduce automaticamente in ricoveri ospedalieri. Ma c’è un punto limite oltre il quale la quantità di contagi può portare al collasso degli ospedali. Già registriamo questa tendenza, soprattutto perché il personale a disposizione è inferiore a quello di un anno fa. Ricordo, inoltre, che un anno fa, per fronteggiare l’emergenza si decisero chiusure drammatiche di reparti ordinari. E’ questa la prospettiva che dobbiamo scongiurare oggi”.
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