In Italia ogni giorno qualcuno solleva pericoli sul fascismo, ma ciò che si fa finta di non vedere è il riemergere dell’antisemitismo. Succede di tutto, persino che gli “ebrei” vengano definiti nazisti e che chi scrive un libro non in linea con il diktat dei pro-Pal si ritrovi la copertina con un’etichetta che recita “questo libro uccide”. È quanto accaduto a Fiamma Nirenstein con “La guerra antisemita contro l’Occidente” (Giubilei – Regnani, 2025) e a Isaac Bashevis Singer con “Viaggio in Israele” (Giuntina, 2025). Un’ondata di intolleranza e fanatismo. Il prossimo passo sarà il rogo dei libri?

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