Calenda e D'Amato contro la pentastellata: "Chiarisca"
Raggi ‘no Vax’, l’ex sindaca non chiarisce e ‘raddoppia’: sì al reintegro di medici e infermieri non vaccinati

La foto dell’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, immortalata in fila davanti a una farmacia di Monte Mario per fare un tampone per il Covid-19, accende il dibattito politico. Tra sostenitori della libertà di scelta e critici verso la pentastellata, lo scatto diventa il simbolo di una caratteristica tanto cara al Movimento 5 Stelle: la trasparenza.
L’ex prima cittadina della Capitale ha spiegato in più occasioni di non essersi vaccinata contro il Covid-19 perché il suo medico glielo ha sconsigliato. Raggi è stata contagiata ed è guarita dal Covid-19 a novembre 2020. “Non sono una No vax, mi attengo alla legge, ho ancora gli anticorpi molto alti”, ha affermato in più riprese. Peccato che per legge l’immunità derivata dalla malattia sia valida solo sei mesi, e non più di 12, come nel suo caso.
Lo scatto, pubblicato ieri da Repubblica, accende il dibattito politico. Carlo Calenda, il leader di Azione che si è confrontato con l’ex sindaca nelle scorse amministrative, invoca chiarezza: “Raggi dovrebbe almeno chiarire se si è vaccinata o meno. E qual è il suo pensiero sui vaccini. Avrà le sue ragioni e potrà esporle con efficacia. Però questo dire e non dire non è appropriato per una figura pubblica”, ha scritto su Twitter.
Alessio D’Amato, assessore alla Sanità del Lazio, non nasconde la sua furia: nelle settimane scorse l’assessore regionale, che da due anni lotta contro la pandemia, aveva bollato come ‘irresponsabile’ il comportamento della Raggi. Ma ora pungola la pentastellata per fare chiarezza sul suo stato vaccinale.
Molti sul web prendono le difese dell’ex sindaca di Roma. In un tweet Andrea Severini, marito della Raggi e già autore di post contro i vaccini su Facebook, ha scritto: ” Quindi ogni persona che è in fila per farsi i tamponi è No Vax? Chiedo per un’amica”.
Le indiscrezioni sulla situazione vaccinale della Raggi trovano conferma nei suoi mancati appelli all’immunizzazione. L’ex prima cittadina di Roma non si è mai espressa su dosi e inoculazioni. Ma soprattutto, sembra che la pentastellata condivida le idee di Beppe Grillo, che recentemente è tornato a parlare di attualità sul suo blog personale per criticare le misure messe in campo dal Governo per fronteggiare la pandemia di Covid-19, come l’obbligatorietà del vaccino per le persone over 50.
Proprio ieri, intervistata dal Fatto Quotidiano, l’ex prima cittadina ha dribblato così le domande sui vaccini: “L’obbligo vaccinale per gli over 50? Dovremmo parlarne in un’intervista a parte. Io ‘Nì Vax’? Argomenti triti e ritriti. Ci sono tante altre cose di cui parlare”. Un tentativo maldestro di silenziare la polemica.
E mentre la foto che la ritrae in incognita in fila per un tampone fa il giro delle chat e del web, Raggi, insieme al deputato 5S Alberto Zolezzi e al senatore Mauro Coltorti, ieri ha proposto il reintegro dei medici e degli infermieri non vaccinati. L’appello ha ricevuto una forte opposizione di D’Amato, che si è scatenato contro l’ex sindaca: “Il sistema sanitario è sotto pressione per la responsabilità di chi non si vaccina, come sembrerebbe essere per Raggi, e non fa gli interessi della comunità. Chiedere di reintegrare i sanitari sospesi che non hanno rispettato l’obbligo è offensivo per la stragrande maggioranza degli operatori sanitari. Basta con questi cattivi maestri e maestre”, ha detto l’assessore ripreso da Repubblica.
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