Per una volta siamo primi in classifica, peccato che si tratti di quella legata ai reati ambientali. Con 5.457 reati accertati di illegalità ambientale nel 2020, al ritmo di 15 reati al giorno, uno circa ogni due ore, la Campania si conferma la regione dell’ecomafia a livello nazionale. Anche Napoli si aggiudica un posto in vetta alla classifica: a livello provinciale infatti la maglia nera per illegalità ambientale spetta al capoluogo campano con 1.615 reati, 1548 persone denunciate, 33 arrestate e 992 sequestri effettuati.

Dai rifiuti al cemento, senza dimenticare gli incendi che stanno devastando la Regione, i numeri dell’ultimo rapporto di Legambiente (“Ecomafia 2021. Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia”) riferiscono di un vero e proprio terremoto ambientale e criminale che, anno dopo anno, prosegue sotto gli occhi di tutti. Nel ciclo dei rifiuti, la Campania piazza ben quattro province nelle prime sei posizioni nazionali. La più colpita a livello nazionale è la provincia di Napoli con 522 infrazioni, 600 persone denunciate e 6 arrestate con 398 sequestri. Segue Caserta, terza a livello nazionale, con 282 infrazioni accertate, 206 persone denunciate, quattro arrestate e178 sequestri. La provincia di Salerno segue al quarto posto con 227 infrazioni con 216 persone denunciate e 5 arrestate con ben 115 sequestri. Sesto posto per Avellino con 206 infrazioni accertate, 157 persone denunciate e 35 sequestri. Chiude la provincia di Benevento con 57 infrazioni, 37 persone denunciate e 25 sequestri. Nel ciclo del cemento ancora primato negativo per la provincia di Napoli che svetta a livello nazionale con 368 reati, 116 persone denunciate, 17 arrestate e 97 sequestri. Allarme per gli incendi boschivi con la Campania maglia nera a livello nazionale con +43% del numero dei fenomeni incendiari in tutto il territorio regionale.

Tra incendi dolosi, colposi e generici, lo scorso anno in Campania sono stati percorsi dalle fiamme 4.326 ettari di superficie boscata e non boscata: 705 i reati accertati pari al 16,7% del totale nazionale. La Provincia di Salerno si posiziona al secondo posto per numero di reati accertati: 335. Continua a crescere il numero di inchieste censite da Legambiente sulla corruzione in ambito ambientale: in Campania dal 18 ottobre 2020 al 15 settembre 2021, sono state 65, con 277 persone denunciate,194 arrestate e 282 sequestri. «Il business dell’ecomafia – spiega Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania- minaccia il futuro della Campania sottraendo risorse preziose all’economia legale, falsa il mercato e la competizione, impedendo lo sviluppo economico e sociale del territorio a totale beneficio delle cosche criminali. Non si deve assolutamente abbassare la guardia, soprattutto in un momento storico in cui dovremo spendere le risorse del Pnrr. Visti i numeri molto importanti, progetti da valutare e cantieri da aprire, con rilevanti produzioni di rifiuti, terre e rocce da scavo potenzialmente inquinate – conclude – è fondamentale alzare il livello qualitativo dei controlli pubblici ambientali».

Avatar photo

Giornalista napoletana, classe 1992. Vive tra Napoli e Roma, si occupa di politica e giustizia con lo sguardo di chi crede che il garantismo sia il principio principe.