L’appello in vista delle elezioni
Quali sono i problemi di Napoli: rifiuti, debito, digitalizzazione e Bagnoli
Una città in balia di se stessa, un sindaco che ha abdicato al suo ruolo già da tempo, un debito che offusca qualsiasi prospettiva di crescita e un dibattito sulle questioni importanti pressoché assente: è ora che la politica torni a occuparsi delle questioni concrete, lasciando da parte giochi di palazzo e alleanze fragili. Eppure la politica partenopea appare oggi fragile e smarrita: il Movimento Cinque Stelle è spaccato, con una parte che imputa all’altra di essersi alleata con il Partito democratico. Dema, il movimento di Luigi de Magistris, potrebbe sparire se il sindaco si accordasse col Pd in Calabria e costringesse Alessandra Clemente a ritirare la candidatura a sindaco di Napoli. Nel frattempo il magistrato Catello Maresca, dopo lunghi mesi di silenzio, si presenta come candidato civico e mette in imbarazzo il centrodestra che vaga alla disperata ricerca di un nome da sostenere per la poltrona di Palazzo San Giacomo. Tanto che la coalizione appare così in difficoltà da pensare addirittura a un’unica lista senza i rispettivi simboli a sostegno dell’ex pm.
La situazione della politica partenopea è in linea con la condizione desolante di Napoli: la terza città d’Italia appare oggi priva di visione e di programmi e si trova a dover fare i conti con strade dissestate, un’urbanistica da ripensare, progetti iniziati e mai finiti e un’amministrazione che non riesce a garantire ai cittadini nemmeno i servizi essenziali. È in questo quadro che va a inserirsi la riflessione in cui il Riformista ha voluto coinvolgere esponenti del mondo imprenditoriale e dei sindacati, ma anche politici navigati e docenti che ora lanciano un appello ai protagonisti della scena politica partenopea chiedendo loro di occuparsi di problemi urgenti: raccolta e smaltimento dei rifiuti, potenziamento delle infrastrutture, situazione finanziaria del Comune, digitalizzazione della struttura amministrativa, rivisitazione del piano regolatore generale e rilancio definitivo di quella Bagnoli che da trent’anni è in stato di semi-abbandono. Solo così Napoli potrà risollevarsi.
“Risolvere il problema del deficit e poi puntare su porto e turismo” – Lina Lucci (ex segretaria generale Cisl Campania)
«La politica deve occuparsi innanzitutto della situazione finanziaria in cui versa il Comune di Napoli: necessita certamente di un efficace intervento di sostegno da parte del Governo nazionale. Trovo imbarazzante ogni forma di strumentalizzazione su questo argomento che deve essere patrimonio comune per tutti quelli che esprimono progettualità per Napoli. È evidente che nessuno possa ancora immaginare di mettere le mani nelle tasche dei napoletani, già stremati dalla tassazione più elevata d’Italia. Per il resto, occorre puntare trasversalmente su turismo, cultura e valorizzazione dei beni culturali, trinomio inscindibile al quale dovranno essere legati interventi sulla sicurezza e vivibilità. E poi di deve tornare a discutere di condizioni per attrarre investimenti e generare ricchezza e posti di lavoro. Sarà fondamentale il tema della gestione del mare, del porto, di Bagnoli e di Napoli Est».
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