“Lo strappo lo ha fatto il Pd rispetto alla sua storia”. Matteo Renzi torna ad attaccare i suoi ex compagni di partito ai microfoni di Radio Capital, dove il leader di Italia Viva ha parlato dei più importanti temi di attualità e politica intervistato da Massimo Giannini.

LO SCONTRO COL PD SULLA PRESCRIZIONE – Le parole più dure Renzi le ha riservate al partito di Nicola Zingaretti, ‘colpovole’ di essersi schiacciato sulle posizioni grilline votando la riforma sulla prescrizione.  “Il Pd va a rimorchio dei grillini, io pensavo che fossero la casa dei riformisti”, ha rimarcato il leader di Italia Viva, ricordando come i Dem vanno a rimorchio di chi è fermo”, riferendosi ai 5 Stelle. Sul futuro della riforma Bonafede il pronostico di Renzi è che non passerà, e i grillini lo sanno benissimo”. “Sulla prescrizione si gioca la credibilità riformista di questo governo”, rimarca, “sono ben interessato ad ascoltare le proposte del presidente del Consiglio”.

LA SFIDA NELLE URNE AI 5 STELLE – “Noi il 5% lo facciamo tranquilli, io non so se M5S farà il 5% in Emilia, Toscana e nelle varie elezioni”. Renzi nel corso dell’intervista a Circo Massimo non ha mancato di lanciare stoccate ai ‘colleghi’ di governo. “Non è un problema il 5%, noi andremo a doppia cifra, ma nei prossimi anni tornerà la questione di una grande riforma”. Il leader di Italia Viva parlando di sondaggi ha poi precisato che “l’area riformista che guarda meno a sinistra già oggi è al 10%”, mentre sul dibattito per la legge elettorale l’ex premier ha spiegato che “a me va bene tutto, non sono appassionato, perchè tanto da sola nessuna proposta di legge elettorale basta”, “l’unica è il ballottaggio con una sola camera”.

IL ‘SUGGERIMENTO’ A DI MAIO – Nel corso dell’intervista quindi il leader di Italia Viva ha fornito un suggerimento a Luigi Di Maio “senza polemiche”, come ha tenuto a precisare. “La Farnesina ha ottimi professionisti – ha affermato Renzi – anch’io all’inizio ero partito prevenuto prima di lavorandoci, il ministro degli Esteri si faccia aiutare, e le nostre priorità sono di recuperare un ruolo, soprattutto in Libia”.

IL CASO AUTOSTRADE – Ancora una volta netta la posizione su Autostrade e su una possibile revoca delle concessioni: “Sta in piedi se hai la base giuridica – ha precisato Renzi – perchè se non hai base giuridica stai facendo un regalo ad Autostrade che nei prossimi anni chiederanno miliardi”. Ricordando il crollo del ponte Morandi a Genova il leader di Italia Viva ha spiegato che “c’è sicuramente un colpevole che i magistrati stanno indentificando, poi ognuno di noi davanti a un caffè magari dice che sia colpa di Autostrade, dei tecnici, ma questo atteggiamento non è accettabile da parte dei politici”.

L’APPUNTAMENTO CON LE REGIONALI – L’ex presidente del Consiglio ha quindi toccato il tema delle prossime Regionali, parlando della posizione di Italia Viva sul voto in Emilia Romagna e Puglia. “Mentre Bonaccini è l’emblema del buon governo, Emiliano è l’emblema del cattivo governo”, ha spiegato Renzi. “Mi sento costantemente con Bonaccini, stiamo sostenendo la lista Bonaccini, che ha scelto anche candidati di Italia Viva”. Ben diversa la posizione sulla Puglia, dove Italia Viva ha deciso di schierare un suo candidato governatore contro Emiliano.

Redazione

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