Il bottino del “colpo” al supermercato era di una frittura e due brioche. Totale della refurtiva poco meno di 8 euro. A due anni da quel piccolo furto arriva la sentenza: un anno (o poco meno) di reclusione. Dal carcere, dove era già recluso per altri reati, il 34enne che aveva portato via quel cibo dagli scaffali del supermercato, ha scritto una lettera indirizzata proprio al personale di quel negozio: “Mi scuso, l’ho fatto perché avevo fame”. Una vicenda accaduta a Trento.

Il 34enne, preso dai morsi della fame, aveva commesso il fatto nell’ottobre 2021. Repubblica ne ha ricostruito la vicenda: l’uomo aveva portato via dal banco dei cibi già pronti, una frittura da 3,10 euro e due brioches per un totale di 4,75 euro. Gli addetti alla sicurezza del negozio lo avevano sorpreso mentre portava via la merce senza pagare. Lui, nel cercare di fuggire, aveva spintonato un dipendente del supermercato. Così, per i giudici, quel furto si era trasformato in rapina.

Dal carcere, dove stava scontando la pena per altri reati aveva scritto una lettera di scuse ai dipendenti del supermerato spiegando il motivo di quel colpo: la fame. Due anni dopo arriva la sentenza: tenendo conto della richiesta di patteggiamento, del valore dei beni rubati, di una somma risarcitoria e anche della lettera di scuse (citata dalla Stampa e da Dolomiti), il 34enne per questa vicenda è stato condannato a 11 mesi e 25 giorni.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.