L'iniziativa
Sabato 15 marzo, la piazza delle ambiguità tra putinisti, pacifisti veri e pacifisti falsi: un imbroglio all’italiana?

Non sappiamo se Salvini ha riletto i discorsi che negli anni Trenta faceva il fascista inglese Oswald Mosey e adesso li sta ripetendo senza citare la fonte oppure se la copiatura deriva solo da una assoluta comunanza di idee e di obiettivi. Oswald Mosley attaccava gli anti nazisti perché erano contro la pace che invece Hitler, Chamberlein e Daladier cercavano di stabilire in Polonia e nei Sudeti. Adesso Salvini sta attaccando Mácron come guerrafondaio mentre Putin, anche grazie alla sospensione della copertura militare americana decisa da Trump, sta bombardando l’Ucraina che peraltro ha aggredito tre anni fa.
Il blitz di una settimana
Questa singolare asimmetria francamente non riguarda soltanto Salvini ma anche altri ambienti e partiti. Infatti di fronte alla indegna sceneggiata messa in atto da Trump e da Vance nei confronti di Zelensky a cui è seguita la gravissima sospensione della copertura militare americana decisa da Trump, Ursula Von der Leyen, peraltro collegata con i principali Stati Europei quali la Francia, la Germania, la Polonia, la Spagna e in parte la tentennante Italia, non ha potuto fare a meno di prendere atto che la protezione americana non solo sulla Ucraina ma su tutta l’Europa è finita, a fronte del fatto che Putin è il motore di una aggressione che prima ha riguardato la Crimea, poi un pezzo della Georgia, e quindi l’Ucraina nella convinzione di fare un blitz che sarebbe durato una settimana.
Il sogno di Putin
Il blitz non è riuscito, ma Putin ha messo in atto un attacco che oramai dura da tre anni per una ragione di fondo, di carattere in primo luogo ideologico: Putin non ha nulla a che fare col comunismo, ma è un dittatore nazionalista che ha due retroterra, quello operativo costituito dalla ben nota prassi del KGB, e quella culturale rappresentata da ideologi della Russia bianca come Ivan Illic che gli hanno messo in testa il sogno di ripristinare la Grande Russia. Questo sogno, secondo Putin, che è un guerrafondaio organico, va realizzato con la cosiddetta Guerra asimmetrica che comprende l’azione militare esplicita, l’uso politico di internet, la cleptocrazia dei suoi oligarchi, non a caso sparsi per l’Europa, per comprare uomini politici, giornali, giornalisti, partiti, residenze, e pezzi di industria. Tutto ciò non è stato a suo tempo capito non solo da Berlusconi, che pensava di poter spostare Putin nell’Occidente ma anche da Prodi, dalla Merkel, e dal socialdemocratico Schröder che addirittura è passato armi e bagagli a lavorare per lo Zar.
Il paragone
Putin andò il 2002 a Pratica di Mare con il cappello in mano perché voleva rientrare nel grande gioco internazionale. Dal 2007 però la musica è cambiata sotto il segno di questa grande aggressività che ha in primo luogo nel mirino l’Europa del Nord. Allora, di fronte al fatto evidente che Trump ha rapporti migliori con Putin che non con l’Europa e che adesso sta massacrando Zelensky, quella della von der Leyen come peraltro di Mácron e Merz e del Polacco Dusk non è iniziativa da guerrafondai ma costruzione che avviene con grande ritardo di una autodifesa.
L’imbroglio del 15 marzo
Ciò detto, ci sembra che tutte le ambiguità italiane si stanno scaricando su questa manifestazione del 15 marzo che si sta rivelando sempre di più un imbroglio al quale probabilmente è del tutto inutile partecipare. Infatti la manifestazione avrebbe un senso se essa fosse coerente nei suoi obiettivi: solidarietà con l’Europa che a sua volta organizza la sua difesa e nel contempo sostiene con tutti i mezzi possibili comprese le armi l’Ucraina rafforzandola in tutti i modi mentre in atto una difficilissima e complicata trattativa. Se invece la manifestazione diventa un incredibile imbroglio nel quale sono presenti anche putinisti, pacifisti veri e pacifisti falsi, che addirittura attaccano la von der leyen come guerrafondai perché sostengono la difesa europea e la solidarietà con l’Ucraina, francamente la manifestazione rischia di risultare del tutto inutile e un incredibile imbroglio alla Italiana.
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