La netta spaccatura
Chi sono i 10 eurodeputati dem che hanno votato ‘contro Schlein’ in Europa: Pd spaccato, Bonaccini guida la scissione

Pd spaccato come sempre tra eurodeputati che si sono astenuti (così come da indicazioni della segretaria Elly Schlein) e colleghi di partito che hanno votato sostanzialmente a favore del riarmo UE. Lega, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra che proseguono la marcia pacifista (o pro Putin?), mentre Forza Italia e Fratelli d’Italia, come era prevedibile, hanno dato il proprio voto a favore della risoluzione non vincolante sul Libro bianco della difesa che la Commissione Europea, presieduta da Ursula von der Leyen, presenterà il 19 marzo prossimo.
Risoluzione che invita l’Ue ad agire con urgenza per garantire la propria sicurezza e chiede che le risposte ai rischi esterni siano “simili a quelle in tempo di guerra”, accogliendo “con favore il piano ReArm Europe, proposto il 4 marzo 2025 dalla presidente della Commissione”. Il testo è passato al Parlamento europeo con 419 voti a favore, 204 voti contrari e 46 astensioni.
Pd spaccato, 10 eurodeputati votano contro le indicazioni di Schlein
Una risoluzione non vincolante che ha visto ancora una volta il partito guidato dalla segretaria Elly Schlein spaccarsi in modo netto, andando anche contro la linea del gruppo europeo dei socialisti e democratici (di cui fa parte): dei 21 eurodeputati dem (tutti presenti a Strasburgo), 11 si sono astenuti mentre 10, tra cui i riformisti, hanno votato a favore.
Pd, chi ha votato a favore e chi si è astenuto
Astenuti: Brando Benifei, Annalisa Corrado, Camilla Laureti, Dario Nardella, Matteo Ricci, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada, Marco Tarquinio, Alessadro Zan e il capodelegazione Nicola Zingaretti. Hanno invece votato a favore: Stefano Bonaccini (presidente Pd che per la prima volta non si allinea alle indicazioni della segretaria), Antonio Decaro, Giorgio Gori, Elisabetta Gualmini, Giuseppe Lupo, Pierfrancesco Maran, Alessandra Moretti, Pina Picierno, Irene Tinagli e Raffaele Topo. Annunziata, che dai tabulati risulta favorevole, ha corretto il voto dal sì all’astensione. Astensione anche per i pacifisti (e indipendenti) Strada e Tarquinio che hanno sostenuto la linea Schlein. Mentre a favore hanno votato, come detto, Gualmini e Moretti che si sono autosospese dal partito nei giorni scorsi dopo che la procura belga ha chiesto la sospensione dell’immunità parlamentare nell’ambito dell’indagine (flop) Qatargate.
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