Matteo Salvini, appena ha saputo della condanna a 13 anni di galera per Mimmo Lucano, si è affrettato a fare un tweet di esultanza. Sostenendo che Lucano è un radical chic e che i giornalisti e i politici di sinistra non hanno nemmeno il tempo di indignarsi perché sono occupati a fare i guardoni in casa altrui. Scrive proprio così.

Io mi chiedo: ma non è che alla fine scopriremo che ‘sto Salvini è un po’ scemo? Possibile che non si renda conto che la situazione di Lucano è esattamente speculare alla sua? Ci sono dei magistrati che vogliono condannare Salvini per sequestro di persona perché pensano che tocca a loro, e non al ministro, decidere chi può sbarcare e chi no in Italia.

Poi ci sono degli altri magistrati che vogliono sbattere in prigione Mimmo Lucano fino al 2034 perché anche loro pensano di avere il diritto di decidere se e come un Comune possa fare accoglienza e quanta ne possa fare.

Tredici anni, eh. Più o meno il triplo della pena che di solito viene assegnata per stupro. Tredici anni decisi con un processo lampo. E a Salvini questa schifezza piace? A lui che ha indetto un referendum per contestare lo strapotere della magistratura? Torno a chiedere: siamo sicuri che sia intelligente come si dice?

 

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Giornalista professionista dal 1979, ha lavorato per quasi 30 anni all'Unità di cui è stato vicedirettore e poi condirettore. Direttore di Liberazione dal 2004 al 2009, poi di Calabria Ora dal 2010 al 2013, nel 2016 passa a Il Dubbio per poi approdare alla direzione de Il Riformista tornato in edicola il 29 ottobre 2019.