“Fatemi salvare i bambini di Mariupol, poi mi prenderete come ostaggio, tanto sono anche nella vostra lista, avete già cercato di eliminarmi. La mia vita appartiene solo a me e la offro in cambio della vita dei bambini che restano ancora lì”. E’ l’appello eroico che il generale di polizia ucraino Vyacheslav Abroskin lancia a Vladimir Putin e all’esercito russo. “Oggi sono rimasti molti bambini in una città completamente distrutta” spiega in un lungo post pubblicato sui social. “Se non verranno salvati moriranno nei prossimi giorni, il tempo stringe” aggiunge.

Mariupol, città a sud dell’Ucraina, è stata letteralmente rasa al suolo da settimane di guerra, con i bombardamenti delle truppe di Mosca che hanno distrutto scuole, abitazioni, ospedali e centri culturali. Scarseggiano viveri, manca l’acqua, gli abitanti vivono in condizioni disperate. Sono migliaia le vittime civili non ancora accertate dall’Onu il cui conteggio, al 25 marzo, è di 1.081 innocenti uccisi in tutto il Paese (1.707 i feriti). Ma i dati sulle città più martoriate dall’esercito russo sono assai approssimativi. Sono centinaia quelle gettate in fosse comuni così come era già emerso nelle scorse settimane.

Il generale Abroskin ha combattuto a lungo contro la Russia in Donbass tra il 2014 e il 2018. “Ancora prima che la guerra iniziasse – spiega – promisi agli abitanti della città di Mariupol che l’avremmo difesa insieme al Battaglione Azov“. Poi la proposta agli invasori: “Faccio appello agli occupanti russi: datemi l’opportunità di far uscire i bambini da Mariupol, invece di loro vivi mi offro io. Vi chiedo di farmi entrare a Mariupol per raccogliere bambini e organizzare la loro evacuazione. Ho bisogno di tre giorni in città. Poi mi consegnerò”. 

Poi chiarisce che è incluso nella lista delle sanzioni del Cremlino. “Sono un vostro ricercato, avete organizzato un tentativo per uccidermi. Sono esattamente quel generale che è, forse, più vicino al famoso reggimento Azov” aggiunge sperando di provare a ‘sensibilizzare’ l’esercito di Putin che da tempo dà la caccia al battaglione paramilitare.

Aumentano le fosse comuni nella città di Mariupol così come denunciato da Matilda Bogner, responsabile della missione di monitoraggio per i diritti umani delle Nazioni Unite. “Con le immagini satellitari, siamo riusciti ad raccogliere informazioni su una fossa comune. Stimiamo che in ognuna di questa fosse ci siano 200 cadaveri“, ha affermato, citata dalla Bbc, precisando che non si tratta necessariamente solo di civili. I corpi delle persone uccise sono spesso lasciati ai bordi delle strade, perché è troppo pericoloso recuperarli. Per questo, vengono poi portati in fosse comuni.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.