Ikram Ijaz, il cugino 28enne di Saman Abbas, non ha nulla a che vedere con la scomparsa della 18enne svanita nel nulla lo scorso 30 aprile da Novellara, in provincia di Reggio Emilia.

A spiegarlo è stato il suo avvocato, Domenico Noris Bucchi al termine dell’interrogatorio di garanzia, nel quale il pachistano si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha fatto alcune dichiarazioni spontanee al Gip Luca Ramponi. Uno dei problemi, ha spiegato Bucchi, è la questione linguistica che rende complicato l’esame delle carte della Procura. “Ha difficoltà a parlare la lingua italiana, non parla l’italiano, quindi ogni incontro deve essere supportato dall’interprete, perciò abbiamo bisogno di un po’ più di tempo”, ha spiegato il legale di Ikram Ijaz.

Ikram era stato arrestato a Nimes, in Francia, dove si era rifugiato nei giorni successivi alla scomparsa della cugina, bloccato dalle forze dell’ordine francesi a bordo di un bus mentre cercava di raggiungere alcuni parenti.

Mercoledì quindi il 28enne è stato estradato in Italia, consegnato alle autorità a Ventimiglia e poi condotto presso il carcere di Reggio Emilia, dove oggi si è tenuto l’interrogatorio di garanzia.

Ikram “ha dichiarato di non aver nulla a che vedere con la sparizione della ragazza. Ha manifestato l’intenzione di rendere dichiarazioni più approfondite al pm nei prossimi giorni”, dopo un ulteriore confronto con i suoi difensori, sottolinea l’Ansa.

Ikram Ijaz è indagato dalla Procura di Reggio assieme ai genitori, allo zio e a un secondo cugino della ragazza: a tutti è contesta la premeditazione per l’omicidio di Saman.

Ikram, come gli altri quattro indagati, avrebbero preso parte alla sua uccisione per poi far sparire il corpo della 18enne e fuggire. La ‘colpa’ di Saman era stata quella di opporsi al matrimonio combinato che avevano organizzato i genitori con un ragazzo in Pakistan.

Intanto a Novellara proseguono le ricerche del corpo di Saman nell’area dell’azienda agricola della Basse Reggiana, tra campi e serre, dove lavoravano i genitori della ragazza, ora scappati in Pakistan. Da ieri nella zona sono in azione carabinieri e vigili del fuoco, con gli specialisti del comando provinciale di Reggio Emilia che si caleranno in alcuni pozzi di irrigazione che si trovano nell’area.

È stato utilizzato per le ricerche anche un elettromagnetometro, uno strumento in grado di scandagliare in profondità il terreno: ben 10 quelle riscontrate, con la presenza in un caso della carcassa di un animale selvatico, ma in quelle segnalate saranno effettuati ulteriori scavi e controlli con i cani.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia