Episodio aberrante: indagini in corso
Sbiancato dopo 24 ore il murales dedicato a Paola Egonu e all’italianità: l’opera contro il Vannacci pensiero
Doveva celebrare l’italianità il murales dedicato a Paola Egonu davanti alla sede del Coni a Roma. E’ durato poco più di 24 ore perché l’opera, realizzata dalla street artist Laika è stata vandalizzata e sbiancata con spray rosa su gambe, braccia e viso nero. Raccapricciante quanto avvenuto in viale Tiziano 70 dove dopo il trionfo olimpico della nazionale di volley di Julio Velasco, trascinata dalla veneta Paola Egonu, capitano delle azzurre.
Pelle bianca, sbiancato murales dedicato a Egonu
Il murales di Laika raffigura la pallavolista della nazionale italiana campione olimpica intenta schiacciare un pallone su cui appare la scritta: ‘Stop razzismo, odio, xenofobia, ignoranza’. Ventiquattr’ore dopo Egonu è stata sbiancata e il pallone colorato interamente di bianco mentre la scritta “Italianità” non è stata toccata (a dimostrazione che per gli autori del raid l’italianità è avere solo la pelle bianca). Indagini in corso delle forze dell’ordine per risalire ai responabili di un episodio gravissimo. Al vaglio anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.
Vandalizzato murales Egonu contro Vannacci pensiero
Una risposta presumibilmente di esponenti dell’estrema destra alle parole dell’artista che aveva criticato il Vannacci pensiero: “Questa vittoria è uno schiaffo a tutti i cosiddetti ‘patrioti’ che non accettano un’Italia multietnica, fatta di seconde generazioni, che non vuole lo ius soli. Una pallonata in faccia a chi parla di ‘italianità’ riferendosi ai tratti somatici”.
“Nel nostro paese non c’è più spazio per xenofobia, razzismo, odio ed intolleranza. Il razzismo è una piaga sociale che va sconfitta. Farlo anche attraverso lo sport è importantissimo. Credo in un futuro di inclusività, di accoglienza e di rispetto dei diritti umani. Essere rappresentata da atlete come Paola Egonu, Myriam Sylla, Ekaterina Antropova è un onore. Vederle con la medaglia più preziosa dei giochi olimpici al collo, mentre cantano commosse l’inno italiano è una gioia immensa. Dedico questo poster a tutti gli Italiani non riconosciuti come tali dal nostro stato” ha spiegato Laika.
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