Si è reso conto della presenza dei poliziotti ed è sceso velocemente dall’auto con un panetto da oltre un chilo di cocaina nascosto nel giubbino. E’ stato arrestato così Giovanni Equabile, 25 anni, legato a una delle storiche famiglie del Rione Traiano a Napoli dedite – così come riscontrato in passato dalle forze dell’ordine – alla gestione delle piazze di spaccio in quello che è diventato un market della droga operativo 24 ore su 24. Tradito dall’eccessivo nervosismo alla vista dell’arrivo degli agenti, in borghese, della sezione giudiziaria del Commissariato di Pianura, è stato bloccato nelle vicinanze di piazza San Giorgio dopo essere sceso di corsa dall’auto sulla quale viaggiava in compagnia del 21enne, incensurato, Antonio Borsella, anche lui del Rione Traiano.

Una operazione lampo quella degli agenti del commissariato diretto dal dirigente Arturo De Leone. Che probabilmente hanno riconosciuto i due giovani all’interno dell’auto in sosta nei pressi della piazza. Equabile è già noto infatti agli archivi di polizia ed è appartenente all’omonima famiglia che – secondo quanto accertato più volte dagli inquirenti in passato – gestiva una delle decine di piazze di spaccio nel Rione Traiano, zona che si trova a metà strada tra i quartieri Soccavo e Fuorigrotta. E’ il fratello di Arturo, legato in circostanze mai del tutto chiarite alla tragica morte di Davide Bifolco, il 17enne ucciso da un carabiniere la notte del 5 settembre 2014.

Il 25enne è stato raggiunto e bloccato dai poliziotti e trovato in possesso di un involucro contenente circa 1,1 chili di cocaina. Gli agenti hanno poi perquisito il conducente dell’auto e la vettura stessa, trovando, nascosti nel cofano, altri 105 grammi di cocaina e riscontrando inoltre due violazioni del Codice della Strada, ovvero la mancata copertura assicurativa e la mancata revisione periodica, contestate al 21enne. Sia Equabile che Borsella sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Indagini in corso per capire cosa ci facessero i due in una zona considerata non di loro competenza. Tra le ipotesi al vaglio, quella della consegna dell’ingente quantitativo di cocaina in una delle piazze di spaccio presenti sul territorio di Pianura, oppure l’esatto contrario: i due erano nel quartiere confinante per prelevare droga. La zona dove sono stati fermati è ritenuta dagli investigatori sotto il controllo del clan Esposito-Marsicano-Calone, che nei mesi scorsi è stato duramente colpito, insieme alla cosca rivale dei Carillo-Perfetto, da più operazioni delle forze dell’ordine dopo lo scontro armato andato in scena per oltre due anni (con due morti ammazzati ancora in via di ricostruzione) e parzialmente stoppato solo nel luglio del 2022 con oltre 30 arresti. 

 

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.