Il ritorno di Chico Forti in Italia ha scatenato una querelle. E stavolta non c’entrano le sue condizioni in carcere o la sua condanna, giudicata controversa per molti. A duellare a colpi di note ufficiali e comunicati sono da una parte Le Iene e dall’altra Loft Produzioni con Marco Travaglio a supporto. Il nodo sono i diritti televisivi di uno spezzone video della trasmissione ‘Accordi e Disaccordi‘ in cui il giornalista e direttore del Fatto Quotidiano parla del trasferimento di Forti in Italia.

Scoppia la guerra tra ‘Le Iene’ e Travaglio, il botta e risposta sul servizio Forti

Il programma di Italia 1 ha comunicato di aver dovuto cancellare un servizio sul 65enne trentino, “perché chi detiene i diritti della trasmissione ‘Accordi e Disaccordi’ ci ha diffidato intimandoci di toglierlo dal nostro sito perché evidentemente non era d’accordo nel farci tenere lo spezzone in cui Marco Travaglio parlava del trasferimento di Chico Forti in Italia”.

A questo punto Loft Produzioni, con una nota rilanciata anche da Travaglio sui social, ha risposto: “Le Iene accusano Marco Travaglio di non voler far sapere ciò che aveva dichiarato ad Accordi e Disaccordi nella puntata su Nove del 18 maggio sul caso Forti (quando la puntata integrale è sulle piattaforme Discovery e TvLoft già dal 19 maggio u.s.). Se hanno dovuto rimuovere stralci del nostro programma dal loro servizio è perché li avevano presi senza i necessari permessi. Senza alcuna richiesta formale a Loft Produzioni – come indicatogli anche da Warner Bros. Discovery – e senza pagare i diritti di utilizzo per la messa in onda su Italia 1 del 21 maggio che ora dovranno, giustamente, versare a noi”.

La risposta de ‘Le Iene’

A stretto giro è arrivata la replica del programma di Mediaset: “Noi de ‘Le Iene’ i diritti del programma ‘Accordi & Disaccordi’ li avevamo chiesti sia a Warner Bros. Discovery (il Canale Nove) che a Loft Produzioni (società controllata da SEIF, che edita anche Il Fatto Quotidiano’). Beninteso, secondo noi non sarebbe nemmeno stato necessario chiederli perché, a tutti gli effetti, si trattava di un chiaro esercizio del diritto di cronaca; ma Mediaset, che è sempre più che attenta e scrupolosa quando si parla di diritti, li ha chiesti. La risposta non arrivava, così abbiamo usato 25 secondi di quel documento per fare conoscere il pensiero di Marco Travaglio sul caso Chico Forti. Ieri mattina Loft Produzioni ha chiesto 2.000 euro (che ovviamente saranno pagati) per quell’utilizzo, e ci ha diffidato dal mantenere quel video all’interno del nostro servizio pubblicato sul web. Oggi Travaglio replica che quel contenuto era già disponibile sul web e che non intendeva occultare ciò che aveva dichiarato sul caso Forti”.

Secondo Le Iene, il problema è che Travaglio non conosce veramente il caso Chico Forti e abbia parlato superficialmente, da qui la volontà di far togliere il video. “La verità è che in quel passaggio Travaglio si esprime dimostrando una conoscenza superficiale del caso”, “è comprensibile che sia così amareggiato e attento al fatto che quel contenuto abbia avuto un pubblico così vasto. Qualora volesse offrire al suo pubblico una visione autorevole e completa sulla questione, eccezionalmente, mettiamo a disposizione sua e della sua produzione a titolo gratuito la testimonianza di Bradley Pike, fratello di Dale, che può rispondere meglio di chiunque alla domanda di Marco Travaglio su cosa pensi la famiglia ‘di uno che è morto’, sul trasferimento di Chico Forti in Italia” conclude la nota de Le Iene.

Il nuovo comunicato di Loft Produzioni

Ma la guerra di note non è finita. Loft Produzioni infatti ne dirama un’altra: “In merito alla questione delle immagini di Accodi e Disaccordi (su Nove del 18 maggio scorso) che il programma Le Iene di martedì 21 maggio si è appropriata senza permesso, replichiamo: che dall’ufficio diritti intrattenimento di RTI ci hanno contattati telefonicamente alle 17,03 (del 21 maggio stesso) e siamo stati velocissimi nel dirgli che eravamo davanti al pc in attesa della loro richiesta e che l’avremmo sottoposta ai diretti interessati. La richiesta non è mai arrivata a Loft Produzioni. La società licenziataria dei diritti. Le immagini quindi sono state prese dalla redazione e produzione de Le Iene senza alcun permesso”. “Per quanto riguarda il diritto di cronaca, Le Iene non sono sotto testata giornalistica. Come hanno precisato anche alcuni Ordini dei giornalisti. Citiamo – tra questi – l’Ordine dei giornalisti della Lombardia. Infatti per la richiesta immagini si occupano di loro – ribadiamo – l’ufficio diritti intrattenimento RTI e non l’ufficio diritti news di Mediaset”, conclude il comunicato.

Botta e risposta con ‘Le Iene’, il commento di Travaglio

E subito dopo, è arrivato il commento del diretto interessato, Marco Travaglio. “Non mi occupo di diritti televisivi, chiaramente violati dalle Iene, che infatti dovranno pagarli alla produzione di Accordi e Disaccordi, non certo a me. So benissimo della tardiva e ininfluente dichiarazione del fratello di Dale Pike, che non rappresenta l’intera famiglia della povera vittima barbaramente assassinata da Chico Forti, come ha stabilito la sentenza definitiva della giustizia americana, confermata dalla dichiarazione di colpevolezza appena firmata dallo stesso Forti e soprattutto recepita per l’ordinamento italiano dalla Corte d’appello di Trento il 17 aprile scorso su richiesta degli stessi legali di Forti. Quindi ribadisco integralmente ciò che ho dichiarato ad Accordi e Disaccordi sul dolore della famiglia della vittima, senza alcuna ‘amarezza’: dalla mia parte ci sono le sentenze irrevocabili, dalla parte delle Iene le farneticazioni e le bufale di cui quel programma è ormai primatista mondiale”, ha concluso il direttore del Fatto Quotidiano.

Redazione

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