Winds of change“, le ali del cambiamento. È questo il titolo della convention del partito europeo Identità e Democrazia organizzata oggi a Roma dai sovranisti di tutto il continente. In prima fila, ovviamente, Matteo Salvini che ha ringraziato i circa 1500 partecipanti all’evento. La Lega, infatti, è un membro importante di Id, tanto che l’eurodeputato Marco Zanni è il presidente del gruppo al Parlamento Ue. Non tantissimi in realtà gli ospiti internazionali, tra loro il leader portoghese di Chega, André Ventura, o l’ex candidato alle primarie repubblicane negli Stati Uniti Vivek Ramaswamy, oltre al videocollegamento di Marine Le Pen, storica alleata di Salvini.

L’evento dei sovranisti a Roma, i membri della Lega presenti

Nonostante le defezioni di diversi esponenti della Lega, soprattutto dei suoi amministratori locali come Luca Zaia o Massimiliano Fedriga, non sono stati pochi i membri del Carroccio ad aver partecipato. O perché sono stati caldamente invitati dal proprio leader a presenziare, o perché veramente entusiasti di accogliere membri dell’estrema destra europea. Tanti i parlamentari come Claudio Borghi e Alberto Bagnai, storici esponenti anti-euro, o Massimo Casanova, Andrea Paganella, Simonetta Matone e Gianluca Cantalamessa. Presenti anche dei membri del governo di Giorgia Meloni, dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti al ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli, passando per il viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi.

La convention di Identità e Democrazia, l’intervento di Salvini

Salvini, davanti ai suoi – anche se la sua leadership non è più così salda – si è preso il palco e ne ha avute per tutti. Dai giornalisti di sinistra (“ora come faranno a dire che non c’è nessuno”), ai media (“stanno provando a fermarci. Stanno provando mediaticamente a farmi e a farci passare la voglia: hanno trovato la persona ed il movimento sbagliati”).

Poi il riferimento al caso dossieraggio: “Una vicenda in cui pezzi deviati della guardia di finanza, con pezzi deviati della magistratura, con pezzi deviati dei giornalisti, spiavano le vite e i conti correnti di decine di migliaia di persone. Potete spiarci, ma non ci fermerete mai”. Insomma, un Salvini battagliero sul fronte interno.

Elezioni europee, Salvini contro Macron, Soros e i missili

Visto il consesso internazionale, il leader della Lega ha però parlato soprattutto degli scenari europei. Le elezioni di giugno stanno arrivando, con Salvini che – secondo indiscrezioni – sta preparando sia un piano di battaglia per arginare l’emorragia dei voti a favore degli alleati di centrodestra, con la creazione di liste parallele al Carroccio soprattutto in Veneto, sia una strategia nel caso di flop, avendo depositato un logo diverso su cui magari appoggiarsi in un futuro politico alternativo.

Per Salvini il voto europeo sarà “un grande mandato per riportare il progresso e la pace” nel continente. Poi la piega pacifista prende il sopravvento sul vicepremier italiano: “Basta con gente che parla di missili”. Il riferimento è a Emmanuel Macron, dopo l’iniziativa proposta dal presidente francese di inviare soldati in Ucraina. Per il leghista “Macron con le sue parole rappresenta un pericolo per il nostro Paese e per questo continente. I problemi non sono la mamma e il papà, ma i guerrafondai come Macron“. “Non voglio lasciare ai miei figli un continente pronto a entrare nella terza guerra mondiale” dice Salvini, allineandosi alla posizione espressa quasi ugualmente pochi giorni fa da Giuseppe Conte.

Anzi, rincara la dose. “Tra 77 giorni ci sarà un referendum, tra passato e futuro, tra precarietà e lavoro, tra libertà di pensiero e chi dice cosa si dovrebbe pensare. Una Ue che si fonda sul bavaglio non è la mia Ue” spiega Salvini. Che poi inizia a citare nomi ed elementi messi insieme senza apparenti motivazioni, tra Musk, terrorismo, Soros, scafisti e pace, confermando la sua grande passione per le liste: “Se arrivano a mettere il bavaglio a un genio assoluto come Elon Musk, vuol dire che dobbiamo vincere queste elezioni”. “Il primo obiettivo dei terroristi è incutere paura e autocensurarci. La piccola e coraggiosa Lega, così come la piccola e coraggiosa famiglia di Identità e democrazia sarà portatrice di pace e prosperità. 77 giorni da riempire di idee ed entusiasmo. Non abbiamo i soldi e i media degli altri. Li lascio volentieri i miliardi di Soros, e gli sporchi interessi di scafisti e di estremisti. Noi abbiamo a cuore un continente nato per difendere la pace. Dobbiamo rimettere al centro il benessere e la pace, basta con gente che parla di bombe e di missili come la cosa più normale del mondo” conclude il leader leghista.

Salvini, l’asse con Marine Le Pen e Ventura contro Meloni e von der Leyen

Le Pen, leader del Rassemblement National francese, non venuta a Roma ma nel suo messaggio in videocollegamento ha elogiato il suo amico Salvini. In ambito europeo per Identità e Democrazia gli obiettivi sono chiari: aumentare il numero di seggi rispetto al voto del 2019, spostare la governance dell’Europarlamento più a destra e far sì che Ursula von der Leyen non sia eletta nuovamente alla presidenza della Commissione Ue. Le Pen non ha dubbi: “Ci batteremo con tutte le forze possibili per impedire un secondo mandato di von der Leyen”.

Poi il riferimento alla premier Giorgia Meloni, che in Italia è alleata di Salvini ma in Europa è a capo degli amici/rivali Conservatori e Riformisti europei. “Un messaggio per Giorgia: sosterrai o no un secondo mandato di von der Leyen? Io credo di sì. Voi dovete la verità agli italiani, dovete dire cosa farete. A destra il solo candidato che si opporrà a von der Leyen è Matteo Salvini” continua dallo schermo Le Pen. Un appello che Salvini prende al volo: “Rispondo all’amica Le Pen e al suo messaggio. Marine chiede all’Italia se con i voti italiani saranno disposti a sostenere un bis di questa Commissione. Io lo dico serenamente: gli elettori che scelgono la Lega non sceglieranno mai un secondo mandato con von der Leyen e con i socialisti”.

Più o meno stessa linea di André Ventura, leader del partito estremista Chega, che nelle recenti elezioni in Portogallo ha registrato un ottimo risultato. “Grazie a Salvini per averci sostenuto nelle nostre elezioni. Siamo in dirittura d’arrivo per vincere le elezioni europee. Lotteremo per tutti gli italiani per vincere queste elezioni. Credo che Winds of Change sia un’espressione molto precisa e adatta perché le cose stanno cambiando in Europa grazie a noi di Identità e democrazia” spiega Ventura. “Mi hanno chiesto se dovremmo sostenere Meloni? Ma perché sostenere Meloni se possiamo sostenere Salvini, il più grande candidato europeo che abbiamo, l’unico politico che difende le nazioni?” si chiede Ventura in una lode spontanea al leader leghista, che tuttavia non tiene conto del tracollo nei consensi per il Carroccio dal 2019 a oggi.

“Andiamoci a riprenderci questa Europa, che è casa nostra” dice Salvini. Certo, se prima ci dicesse bene chi gliel’ha tolta e ancor prima quando se l’era presa, sarebbe più chiaro.